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Vorrei sapere se anche le auto storiche, quelle con più di 20 anni, sono sottoposte al pagamento del superbollo e se il superbollo di 20 euro sopra i 185 Kw si applica solo alle auto immatricolate negli ultimi 3 anni, oppure a tutte.
La tariffa del superbollo è modulata in base all'età dell'auto e si azzera dal 21esimo anno successivo alla costruzione. Tuttavia, già al 20esimo anno si può evitare di pagare se si ha un modello d'interesse storico o collezionistico considerato tale dall'Asi (Automotoclub storico italiano): in questo caso, si ha diritto all'esenzione dal bollo normale e ciò - secondo la circolare 49/E dell'8 novembre 2011 - implica anche quella dal superbollo, perché esso è un'addizionale al tributo ordinario. La praticabilità di tale agevolazione è però resa incerta da una diatriba che si trascina dal 2000: di fatto, l'Asi interpreta le norme nel senso che per ottenere l'attestato di storicità necessario per rientrare nei modelli ventennali esenti sia necessario anche iscriversi al sodalizio stesso. Il 29 novembre 2011, con la risoluzione 119/E scritta in risposta all'interpello presentato da un contribuente sardo, l'agenzia delle Entrate ha ribadito che la legge (che essendo statale ha validità piena anche per il superbollo) non richiede l'iscrizione in alcun registro. Ai fini del superbollo, che ha natura erariale, non dovrebbero avere alcuna rilevanza le normative differenti in vigore in alcune regioni.
Quanto al resto della modulazione del superbollo secondo l'età dell'auto, dopo i cinque anni (cioè al sesto anno solare contato a partire dal 1° gennaio successivo alla prima immatricolazione) si scende al 60% dell'importo intero, dopo i dieci anni al 30% e dopo i 15 al 15%.

Abbiamo ereditato nell'ottobre 2009 da nostro padre una mercedes immatricolata nel 2003 della quale non so specificare nemmeno il tipo. Facendo i conti dobbiamo pagare con il nuovo bollo 5mila euro. Siamo sei eredi tra cui un minore. Dal momento della morte di mio padre la macchina non è mai stata utilizzata. È parcheggiata presso un concessionario. Non abbiamo sottoscritto alcun mandato per la vendita. Come ci dobbiamo comportare per non pagare il bollo visto che la macchina non è circolante? Siamo costretti a rottamarla, anche se l'auto è di pregio (è un modello speciale)?
L'affidamento di una procura a vendere a un commerciante del settore è sufficiente per l'esenzione dal pagamento. Lo stabilisce la normativa nazionale sul bollo (legge 53/83), cui occorre far riferimento anche per gli aspetti applicativi del nuovo superbollo (e la circolare 49/E emanata dall'agenzia delle Entrate l'8 novembre scorso cita espressamente l'esempio dell'esenzione in caso di veicolo affidato per la rivendita).
Attenzione, però: occorre avere una ragionevole certezza che prima o poi l'auto venga rivenduta, perché se il commerciante "rimette il mandato" o se il proprietario glielo toglie, quest'ultimo non solo deve riprendere a pagare il bollo (e il superbollo), ma dovrà versare tutte le annualità arretrate relative al periodo di esenzione (è una norma fatta per evitare abusi da parte di chi conferisce mandati fittizi per ottenere l'esenzione senza avere l'effettiva volontà di vendere).
L'alternativa che mette al riparo da quest'eventualità è la "minivoltura" (passaggio di proprietà al commerciante), che però implica l'assunzione del rischio di rivendita da parte dell'operatore. E, dato che, tra nuovo superbollo e inasprimento dell'Ipt, le manovre economiche di quest'anno hanno reso molto problematica la rivendibilità di auto del genere in Italia (tanto più con la crisi e il redditometro "in agguato"), non sarà facile convincere il commerciante. Piuttosto, può essere opportuno valutare la possibilità di esportazione all'estero (che non sia fittizia, come si vede proporre alcune volte).
In ogni caso, per evitare di pagare l'annualità 2012 (sia per il bollo sia per il superbollo), occorre che la procura a vendere, la minivoltura o la radiazione per esportazione siano effettuate entro il termine di pagamento (cioè la fine del mese successivo a quello di scadenza del bollo in corso). Tuttavia, visto che in passato su questo ci sono state interpretazioni differenti e considerate le esigenze di cassa da parte dell'erario, per cautelarsi è bene anticipare di un mese, procedendo entro la fine dell'ultimo mese di validità del bollo in corso.

Sono un disabile, proprietario di una vettura di 255kW del 2001. Ho apportato dei cambiamenti alla macchina, così da renderla il più possibile funzionale alle mi esigenze. La modifica adatta alla mia disabilità è trascritta sul libretto di circolazione. È prevista una riduzione per quanto riguarda l'immatricolazione (2001), o per la disabilità?
Molto semplicemente, se la vettura finora ha potuto godere dell'esenzione dal bollo normale in virtù dei suoi requisiti tecnici e del tipo di disabilità della persona di cui è al servizio, il superbollo non è dovuto: i due tributi sono strettamente legati e, quando è dovuto l'uno, lo è anche l'altro. Lo ha confermato la circolare 49/E emanata dall'agenzia delle Entrate l'8 novembre.

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