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Questo articolo è stato pubblicato il 18 maggio 2010 alle ore 19:13.
L'ultima modifica è del 19 maggio 2010 alle ore 13:18.
Raramente nel calcio si è voltato pagina così radicalmente come sta avvenendo oggi alla Juventus, reduce da una stagione deludente, frutto di una gestione ondivaga e in un'ultima analisi fallimentare. I numeri che riassumono il campionato juventino ne sono lo specchio: 16 vittorie, 7 pareggi e 15 sconfitte, cui si aggiungono 56 gol subiti, un numero addirittura superiore a quelli realizzati, 55. Con un settimo posto finale - a meno 27 punti dall'Inter vincitrice dello scudetto - i preliminari di Europa League da giocare a fine luglio, in casa Juve parte un processo di rifondazione di grande spessore, che punterà a portare la Vecchia Signora a centrare subito il riscatto dalla sua stagione peggiore e a ritornare competitiva su tutti i fronti.
Una rivoluzione profonda nella società
Mai era avvenuta una rivoluzione così profonda nella società bianconera, nota per la prudenza e l'attenta valutazione delle scelte da compiere, effettuate senza fretta, senza alterare e turbare l'ambiente del club. Per andare ad una situazione simile a quella attuale, bisogna tornare alle stagioni 70/71 e 90/91, ma anche in quelle occasioni il riassetto non fu così radicale, perchè ora sono stati cambiati praticamente tutti i ruoli nell'organigramma societario.
Un nuovo presidente, un nuovo dg, un nuovo allenatore
La Juventus 2010/2011 avrà un nuovo presidente, nella persona di Andrea Agnelli, con funzioni operative; un nuovo direttore generale, Beppe Marotta, come responsabile unico dell'area tecnica, che viene così tolta a Jean Claude Blanc, nonostante il francese rimanga per ora amministratore delegato (ma non sono neppure esclusi clamorosi colpi di scena già in estate); un nuovo allenatore, Gigi Delneri, con relativo nuovo preparatore atletico, Roberto De Bellis; un nuovo capo degli osservatori, Fabio Paratici, che prende il porto di Renzo Castagnini, mentre il ruolo di direttore sportivo, ricoperto fino a ieri da Alessio Secco, sparisce. Ci sarà un nuovo medico sociale, con il ritorno di Fabrizio Tencone al posto di Bartolomeo Goitre, mentre partirà anche il responsabile commerciale Marco Fassone. Anche il vice-direttore generale, Roberto Bettega, tornato a fine dicembre per cercare di invertire la rotta, sembra destinato a fare le valigie.