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Questo articolo è stato pubblicato il 21 maggio 2010 alle ore 17:35.
L'ultima modifica è del 22 maggio 2010 alle ore 14:09.
Parte la settimana prossima in Gran Bretagna la prima campagna pubblicitaria televisiva di un gruppo di cliniche che praticano l'aborto. Lo ha annunciato la rete Marie Stopes International, che gestisce otto cliniche nel Paese, innescando le proteste dei gruppi anti-abortisti.
La campagna, che prenderà il via lunedì su Channel Four e sarà trasmessa fino alla fine di giugno, fornisce un numero verde gratuito. «Solo l'anno scorso il nostro servizio aperto 24 ore su 24 ha ricevuto 350.000 telefonate», ha sottolineato la direttrice della campagna, Dana Hovig. Nel 2008 più di 195.000 aborti sono stati praticati in Inghilterra e in Galles di cui il 91% finanziati dall'Nhs, il sistema sanitario pubblico. I gruppi anti-abortisti hanno criticato la campagna: «Non posso credere che una cosa del genere possa essere stata autorizzata», ha commentato Michaela Aston, portavoce dell'associazione Charity Life.
«Permettere alle cliniche che praticano gli aborti di fare della pubblicità alla televisione, come se fossero dei fabbricanti di prodotti per la pulizia è grottesco», ha aggiunto. Darinka Aleksic, coordinatrice della campagna per l'associazione «Abortion Rights», ha per contro dichiarato che la campagna «costituisce un passo avanti importante per i servizi offerti alle donne». La Gran Bretagna ha uno dei tassi di gravidanze e aborti fra le giovanissime più elevato d'Europa.