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Questo articolo è stato pubblicato il 28 maggio 2010 alle ore 18:34.
PARIGI - Basta poco per diventare (brevemente) famosi. Chi ha comprato l'iPad all'Apple Store del Louvre, nuova cattedrale laica di Parigi, c'è riuscito: ad aspettarlo, manco fosse un divo, c'erano radio, televisioni e giornali. Tutti ansiosi di sapere come era andata, se davvero toccarlo era cosi' emozionante, talmente emozionante da volerlo acquistare. Porte aperte dalle 8 per un affollamento composto, incanalato da un numero impressionante di addetti alla sicurezza. Tanta gente al Carrousel, traffico intenso ma fluido all'ingresso del negozio, almeno fino alla tarda mattinata.
E quelli che escono con il sacchettino di plastica in mano, inesorabilmente stoppati dai media per farsi raccontare il perché di un acquisto e le aspettative nei confronti dell'ultima invenzione di Steve Jobs. Quasi tutti stanno al gioco e si lasciano intervistare, sorridono e si fanno riprendere più volentieri della videocamere che non fotografare.
Chi esce con un ‘'misero'' iPod o anche con un normale MacBook non viene calcolato, non fa notizia e non è degno di essere rappresentato. Resta nello stesso anonimato di quando era entrato e in più si è dovuto fare la code anche lui, che dell'iPad probabilmente non gli importava (ancora) nulla. Martin, che è dirigente marketing di Universal Music, si è fiondato allo store e alla fine ci ha messo poco meno di un'ora a realizzare il suo acquisto, il modello più potente con wi-fi e 3G. Sapeva ovviamente già tutto, l'aveva prenotato e ha avuto bisogno di una dimostrazione minima: «Devo ammettere che volevo essere uno dei primi ad acquistarlo, e proprio in questo negozio. Si integrerà alla perfezione con il mio iPhone e con il MacBook. Ci leggerò soprattutto i libri a fumetti, pesanti da portare quando si è in vacanza. E anche i giornali, la sera, a letto: finalmente senza dovermi annerire le dita». L'afflusso all'Apple Store è continuo e un dubbio terribile si insinua: vuoi vedere che ha avuto più ingressi del venerabile museo nel d-day dell'iPad? Meno male che i sondaggi (Le Figaro e NouvelObs) preannunciavano un interesse tiepido dei francesi nei confronti della magica tavoletta, dove non più del 20% si dichiarava intenzionato ad acquistarlo.