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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2010 alle ore 16:38.
I migliori investigatori del Pentagono sono impegnati in una caccia all'uomo contro il tempo. Nel mirino c'è Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks: al Pentagono temono che il sito stia per pubblicare documenti riservati della diplomazia statunitense. I responsabili di Wikileaks - sito specializzato che trasmette informazioni classificate e documenti segreti preservando l'anonimato delle fonti - non confermano di essere in possesso dei documenti. Ma Assange non si trova.
Ma che cosa spaventa così tanto le autorità Usa? Secondo quanto riportato dal Daily Beast, Assange è pronto a pubblicare un gran numero di comunicazioni diplomatiche riservate degli Stati Uniti. «Mettendo a rischio la sicurezza nazionale», dicono al Pentagono.
Più precisamente, si pensa che Assange sia in possesso di una serie di messaggi redatti da diplomatici e membri del Dipartimento di stato americano per il Medio Oriente, relativi ai governi arabi e ai loro leader. La corrispondenza risale a diversi anni fa e contiene informazioni sull'attività di intelligence nellezone di guerra dell'Afghanistan e dell'Iraq. Proprio in Iraq Assange avrebbe incontrato Bradley Manning, il quale gli avrebbe dato copia delle comunicazioni. Manning è l'analista 22enne dell'intelligence sospettato di aver passato il video, poi finito sul web, in cui si vedono militari Usa a Baghdad che, a causa di un grave errore di valutazione dei soldati, uccidono tre persone (due erano membri dello staff Reuters) e feriscono diversi civili.
L'ultima apparizione nota di Assange risale a più di una settimana fa, quando è comparso in teleconferenza tramite Skype, collegandosi probabilmente dall'Australia. Essere irreperibile non è una novità, per lui: a causa dell'attività svolta da WikiLeaks si è guadagnato l'antipatia di governi e intelligence di tutto il mondo, e oggi vive senza fissa dimora spostandosi da un paese all'altro.
Questa volta, però, il Pentagono sembra disposto a tutto pur di rintracciarlo e chiederne la piena collaborazione, affinché i messaggi trafugati non vengano pubblicati su WikiLeaks. Che cosa conterranno quelle comunicazioni di così compromettente? Al Pentagono, la caccia all'uomo continua.