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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2010 alle ore 13:14.
La droga viaggia sempre più sul web. Vere e proprie "farmacie on line" o semplicemente blog e forum dove scambiarsi consigli e informazioni. L'allarme è lanciato dalla relazione annuale al Parlamento sull'uso delle sostanze stupefacenti, illustrata, a Palazzo Chigi, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega al contrasto delle tossicodipendenze, Carlo Giovanardi. La novità (pericolosa) riguarda, soprattutto, i "drug store" in rete: che vendono farmaci e sostanze di ogni genere senza richiedere alcuna prescrizione medica. A rischio, anche, community e social network, sempre più spesso ricettacoli di sostanze illecite, da alcuni nuovissimi tipi di cannabinoidi sintetici, a droghe dai nomi più strani, come il «mefedrone».
E se da un lato, nel 2009, i consumatori di droga sono diminuiti di circa un milione (passando dai 3.934.450, agli attuali, 2.924.500, con un calo quindi del 25,7%), dall'altro sono aumentati i ricoveri in ospedale. Quelli per uso di cocaina sono aumentati del 4,2% rispetto al 2008, e quelli per uso di cannabinoidi del 5 per cento. Diverse le classi di età più frequentemente coinvolte: più giovani per la cannabis (20-24 anni), per la cocaina, 30-39 anni, per l'eroina 35-44 anni. La media nazionale è di 41,7 ricoveri ogni 100mila abitanti. Si conferma, invece, la tendenza alla diminuzione dei decessi per droga: nel 1999 erano stati 1.002, nel 2009 sono stati 484. Mentre aumenta l'età media delle persone morte per droga. La regione più critica è l'Umbria, con un tasso medio di mortalità per droga tre volte superiore a quello nazionale.
La crisi poi ha modificato le modalità di consumo delle droge. Gli studenti consumano più cocaina rispetto alla popolazione generale (l'1,6% l'ha consumata negli ultimi 30 giorni contro lo 0,4%) e molta più cannabis (12,3% contro 3%). Il consumo di spinelli cresce con l'età dai 15 ai 19 anni. Per quanto riguarda la popolazione generale, per l'eroina cala il consumo occasionale, mentre resta stabile quello frequente o quotidiano. Ed è significativo, anche, come oltre il 90% dei consumatori di sostanze stupefacenti abusi di alcol: l'abbinamento delle bevande alcoliche con le droghe non è nuovo, ma ora comincia a farsi avanti un nuovo fenomeno, lo spostamento, soprattutto nei consumatori occasionali, verso gli alcolici, in quanto più accessibili e meno costosi.