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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2010 alle ore 19:01.
Correva l'anno 2005 quando, a Roma, in una infuocatissima assemblea di Alleanza Nazionale, l'attuale presidente della Camera, Gianfranco Fini, definì le correnti «metastasi dei partiti».Salvo poi assicurare, in tempi più recenti, il suo imprimatur a due creature politiche: la fondazione Farefuturo, nata nel 2007, anche grazie all'impegno del viceministro, Adolfo Urso, e Generazione Italia, tenuta a battesimo solo qualche mese fa e affidata alla guida di uno degli uomini più fedeli del co-fondatore del Pdl, Italo Bocchino.
Non male per chi aveva bollato la frammentazione interna come una grave minaccia alla sopravvivenza di An. Chi, invece, non ha mai fatto mistero della sua avversione per correnti e fondazioni è il premier Sivio Berlusconi. E, a ben guardare, i suoi timori sembrano fondati.
Il Sole24ore.com ha analizzato le sigle, raccogliendole in una mappa, e ha scoperto che le formazioni della galassia Pdl sono 26, tra fondazioni, associazioni e movimenti. Ben dieci di queste poi sono sorte per iniziativa di uomini vicini al presidente della Camera o degli ex colonnelli di An. Che hanno finito per traslare nel Pdl le divisioni già presenti nella Fiamma tricolore.
Così il capogruppo al Senato del Pdl, Maurizio Gasparri, ha dato vita nel 2007 a "Italia protagonista". Che raccoglie l'eredità politica della vecchia corrente di An, Destra protagonista, in cui si riconoscevano Gasparri e il coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa. Quest'ultimo, poi, a maggio 2010, all'indomani della direzione nazionale del Pdl, che ha sancito la frattura tra i due cofondatori, ha messo il cappello su una nuova iniziativa "La nostra destra nel Pdl". Obiettivo: smarcarsi definitivamente da Fini, come hanno fatto anche altri ex colonnelli di An. Dal ministro Altero Matteoli (che a gennaio ha tenuto a battesimo la sua Fondazione della libertà per il bene comune) al sindaco di Roma Gianni Alemanno. Che nel 2003 aveva inaugurato la sua Fondazione Nuova Italia e che adesso punta a trasformarla in una rete di circoli diffusi sul territorio.
Sull'altra sponda gli ex forzisti non sono comunque da meno. L'ultima arrivata in ordine di tempo è la fondazione "Liberamente" sponsorizzata dai ministri Franco Frattini e Mariastella Gelmini e dall'onorevole Mario Valducci. Un vero esperto del movimentismo pidiellino visto che a lui si deve anche la nascita dei Club della libertà. Da non confondere con i Promotori del ministro Michela Brambilla, nati alla vigilia delle amministrative dello scorso marzo con il benestare del Cavaliere per sostenere il lavoro del premier e del Ggverno. Altra cosa sono poi gli Amici della libertà, lanciati nel 2008 da uno dei fondatori di Forza Italia, l'ex ministro della Giustizia Alfredo Biondi.