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La riforma finanziaria ottiene il disco verde dalla Camera. Vittoria del presidente Obama

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Questo articolo è stato pubblicato il 01 luglio 2010 alle ore 09:07.

La Camera dei rappresentanti ha approvato la versione finale della più vasta riforma del sistema di regolamentazione finanziaria negli Stati Uniti dagli anni Trenta, lasciando al Senato il compito di completare questo processo. Il presidente Barack Obama aveva ribadito alla vigilia del voto che il progetto di legge dovrà «impedire una crisi» come quella del 2007-2009. «Il voto di oggi è una vittoria per tutti gli americani che sono stati travolti da imprudenza e irresponsabilità che hanno condotto alla perdita di milioni di
posti di lavoro», ha poi detto il Presidente dopo il voto. «La festa è finita» per Wall Street, aveva commentato da parte sua il presidente della Camera Nancy Pelosi prima dell'adozione del testo, con 237 voti a favore e 192 contrari.

Il progetto di legge - di circa 2.000 pagine - prevede la creazione di un organismo di tutela del consumatore finanziario all'interno della Banca centrale (Fed) e impedisce il salvataggio di grandi istituzioni finanziarie a spese dei contribuenti. Il Senato, che deve ancora approvare il testo finale prima che quest'ultimo possa essere inviato alla Casa Bianca per la promulgazione, voterà tra il 12 e il 16 luglio.
Fra le misure principali contenute nel nuovo testo di legge, figura una disposizione per un migliore controllo dell'immenso mercato dei prodotti derivati, che sono stati tra le principali cause dell'ultima crisi finanziaria negli Stati Uniti.
Martedì sera, i parlamentari americani riuniti in una "conferenza" bicamerale avevano votato il ritiro di un progetto per il prelievo presso le banche di un fondo di 19 miliardi di dollari che avrebbe dovuto finanziare la riforma: si è trattato di un passaggio chiave per ottenere il consenso dei repubblicani moderati.

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Usa, la Camera approva la riforma finanziaria

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama (AFP Photo)

Tags Correlati: Barack Obama | Camera dei deputati | Fed | Legislazione | Nancy Pelosi | Senato | Wall Street

 

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