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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2010 alle ore 14:04.
Quindici miliardi di dollari. È il costo stimato da Citigroup, in termini di minori ricavi, delle riforme in Europa e negli Usa sul business dei derivati nei mercati Over the counter, cioè quelle piattaforme private, poco trasparenti, che hanno sempre maggior peso nella finanza. Gli esperti della banca, che va ricordato è uno dei quattro operatori Usa che dominano questo business oltreoceano (gli altri sono JpMorgan, Bank of America e Goldman Sachs), hanno fatto i conti in tasca agli istituti di credito a livello mondiale. Risultato? L'impatto economico presunto delle nuove norme sui banchieri. Ma andiamo con ordine.
Una montagna di contratti future e swap
Quanto vale il mondo dei derivati? Secondo la Bank of international settlements, il valore nozionale dei derivati in giro per il pianeta a fine 2009 era di 614.674 miliardi di dollari. Mentre, a dar retta ai più recenti dati del Comptroller of the currency administrator of national Banks, nel primo trimestre 2010 nella sola America il nozionale si è attestato a 216.500 miliardi, con una crescita dell'1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di numeri incredibili, difficili solo a pensarli o immaginarli per noi poveri mortali.
I ricavi delle banche....
Ebbene, in questo mondo di swap e future, secondo Citi, i ricavi per l'industria bancaria nel 2010 si assesteranno a quota 150 miliardi di dollari.
...i mercati Over the counter...
Di questo fatturato circa il 40%, cioè 59 miliardi, è costituito dalle transazioni che vengono svolte sugli opachi Over the counter (Otc). Si tratta di una percetuale non da poco che prova, se ancora ce ne fosse bisogno, la rilevanza di queste piattaforme nella compravendita dei derivatives. Un'indicazione, peraltro, che non arriva da qualche pasdaran anti-capitalista o demagogo anti-finanza, bensì da uno dei sancta sanctorum dell'industra bancaria mondiale. Al di là di questo aspetto, quali le cause che dovrebbero ridurre le revenues degli operatori? Citi ne rileva essenzialmente tre.
...e la loro riforma
In primis, c'è la (giusta) richiesta di introdurre negli Otc una controparte centrale. Una mossa, che in Europa vede in prima linea la Commissione con il responsabile al mercato interno Michel Barnier, che va nella direzione della maggiore trasparenza per queste piattaforme: la clearing house riduce il rischio di controparte ed evita, nei limiti del possibile, il formarsi del cosiddetto rischio di sistema. Queste nuove strutture, giocoforza, significano nuovi costi per le banche: basta pensare, per esempio, ai margini che la controparte centrale richiede agli investitori. Ebbene, secondo Citi, le minori revenues legate a questa trasformazione saranno di 4,3 miliardi.