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Questo articolo è stato pubblicato il 05 luglio 2010 alle ore 09:26.
Da Torino a Bari passando per Bologna e Cagliari strade e marciapiedi delle città sono sempre più deteriorati: avvallamenti profondi, tombini sporgenti, sanpietrini e pavé con scalinature, buche sul marciapiede o vicino ai binari del tram. Una ragnatela di insidie che si allarga sempre più. Vie che rispecchiano le difficoltà dei conti delle amministrazioni che dovrebbero provvedere alla loro manutenzione. Così il numero dei sinistri che si sono verificati nelle strade di alcuni capoluoghi nel 2009 ha visto un aumento a due cifre rispetto all'anno precedente, facendo "vittime" tra pedoni, automobilisti, ciclisti e scooteristi.
In assoluto la città dove è stato registrato il maggior numero di sinistri è la capitale, ben 4.350 nel 2009, di cui circa 3mila per buche, come spiegano da Assicurazioni di Roma. A Milano gli eventi che rientrano nella responsabilità civile verso terzi (Rct) del comune sono stati 3.323, con un incremento che ha sfiorato il 45 per cento. Considerando invece i soli sinistri causati dalle buche sull'asfalto l'aumento nel 2009 è stato del 37 per cento. Nell'ultimo triennio, poi, è cresciuta, arrivando al 69% nell'ultimo semestre, l'incidenza del fattore buche su tutti i sinistri Rct. Nella maggioranza dei casi a farne le spese sono stati soprattutto cerchioni e ammortizzatori dei veicoli, ma in un caso su tre, secondo i dati del comune, sono state coinvolte persone.
L'aggravarsi della situazione non ha risparmiato Torino, dove la sinistrosità è cresciuta del 37%, mentre a Genova nel 2009 c'è stato un aumento dei sinistri imputabili alla scarsa manutenzione delle strade pari al 25 per cento. Quest'anno il trend sembra rallentare: nei primi sei mesi i sinistri denunciati per cause diverse (buche, segnaletica, caduta di rami) sono stati 263 contro i 795 dell'intero 2009. A Bari l'aumento è del 17%, «la quasi totalità dei sinistri è causata da insidie presenti su strade e marciapiedi» fanno sapere dall'amministrazione, e a Bologna di circa il 13 per cento. Per quanto riguarda Cagliari quasi tre quarti delle 911 pratiche aperte nel 2009 è riconducibile al dissesto del manto stradale, mentre a Trieste ci sono stati 116 sinistri legati alla stessa causa.