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Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2010 alle ore 13:22.
C'è chi sceglie di rivivere per un giorno l'atmosfera dei gulag russi e chi di farsi massaggiare da un serpente. Ci sono persone che si emozionano calandosi nelle atmosfere sudicie e austere dell'Inghilterra vittoriana e altre che amano passeggiare tra statue raffiguranti le posizioni dell'amore. Benvenuti nei parchi a tema più stravaganti del mondo (off limits per i minori) in cui non manca mai un tocco kitsch, che spesso fa a pugni con il buon gusto.
Se il campo di concentramento diventa un gioco
L'imprenditore lituano dei funghi sott'olio Viliumas Malinauskas ha osato fin dove nessuno aveva osato prima. Dopo essersi fatto concedere in comodato gratuito dal ministero della Cultura 84 statue di eroi, gerarchi e santini del regime comunista, ha creato nella propria tenuta di Druskininkai il Grutas Park, una location che replica un tipico gulag sovietico, con tanto di vagone di quelli usati per le deportazioni staliniane. Un percorso nella memoria, che gli è valso più di una critica, considerato che tra torrette e filo spinato sono state piazzate giostre, seggiole e ombrellini. La passeggiata è accompagnata da un altoparlante che diffonde incessantemente musiche cantate da una voce baritonale, mentre ogni angolo di muro riporta slogan e scritte inneggianti al socialismo. Prontamente ribattezzato Stalinworld, è una sorta di Disneyland degli orrori, capace di conquistare decine di migliaia di turisti ogni anno.
Non se la passa male nemmeno la foresta a Est della capitale Vilnius, dove viene ricordato il Deportation Day. Nato ufficialmente come luogo della memoria, per ricordare le drammatiche deportazioni verso la Russia staliniana, il parco attira la curiosità di quanti vogliono rivivere quelle atmosfere, consentendo ai visitatori di calarsi per alcune ore nella parte dei prigionieri, alla mercé di guardie che portano al guinzaglio minacciosi pastori tedeschi. Gli agenti del Kgb urlano minacce e frasi indicibili, li fanno correre, spalare la neve e li interrogano. Chi non segue gli ordini, viene imprigionato in attesa di essere giustiziato, ma poi arriva la notizia che Stalin è morto e il gioco finisce.