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Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2010 alle ore 14:59.
«Ora è certo che la fotografia è stata caricata automaticamente nella cartella dei file temporanei del pc del cardinale Danneels in occasione di una visita del sito internet della tv belga Vrt». È la stessa procura di Bruxelles a spiegare con queste parole la provenienza
dell'immagine di una bimba nuda trovata nel computer dell'ex primate della Chiesa del Belgio. Il quotidiano fiammingo Het Nieuwsblad aveva scritto che nel computer personale del cardinale Danneels, nell'ambito dell'indagine sui preti pedofili in Belgio, era stata ritrovata anche la foto di una bambina nuda. La foto «potrebbe essere ritenuta sospetta», aveva già affermato il portavoce della procura Jean Marc Meilleur. «Ma - ha aggiunto - è stata ritrovata nella cartella dei file temporanei. Chiunque navighi su internet può imbattersi in questo tipo di foto».
In sostanza, ciascuno, senza saperlo, può ricevere simili immagini sul suo computer, magari visitando un sito. In ogni caso, ha tagliato corto la procura, la foto non è oggetto d'indagine, al pari della documentazione sul caso del pedofilo Marc Dutroux, sequestrata nella sede dell'arcivescovado belga. La foto che avrebbe suscitato la curiosità degli investigatori è quella di una bambina nuda di meno di dieci anni, accovacciata in una doccia, ma stando alle rivelazioni del quotidiano Het Nieuwsblad, tra le molte altre immagini finite nel mirino, ci sarebbero anche quelle di donne «poco vestite». Tutte «insinuazioni grottesche», ha affermato il portavoce del cardinale.
Questi particolari hanno indotto la procura, dopo le precisazioni, a rendere noto di aver aperto un'indagine sulla fuga di notizie. Si tratta di «una situazione che, in particolare sull'interrogatorio del cardinale Danneels, non consente agli investigatori di lavorare serenamente», ha fatto sapere il tribunale.
Proprio nel giorno in cui il cardinale è stato interrogato per oltre dieci ore dalla polizia, martedì scorso, un altro quotidiano popolare del Belgio, Het Latste Nieuws, era uscito con la rivelazione del ritrovamento di un dossier sul pedofilo Marc Dutroux nella sede dell'arcivescovado. Anche in quel caso, non era arrivata nessuna smentita, ma solo la precisazione, prima da parte dei vescovi e poi della stessa procura, che il sequestro aveva riguardato solo due cd-rom sul caso inviati da una rivista satirica inglese, peraltro già in mano a giornalisti e personalità politiche.