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Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2010 alle ore 16:37.
"The decision". Il super campione del basket americano Lebron James, nella notte tra giovedì e venerdì in diretta tv su Espn, annuncerà al paese dove andrà a giocare il prossimo anno. I tifosi dei Knicks di New York, dei Bulls di Chicago, degli Heat di Miami, dei Cavs di Cleveland, dei Nets del New Jersey e tutti gli appassionati della pallacanestro attendono la decisione con ansia, paura e partecipazione. La decisione non è soltanto sportiva, ma anche economica. Chi prenderà James farà un doppio affare.
La stella di Akron, Ohio, erede designato di Michael Jordan, è un "free agent", non ha un contratto. Può scegliere liberamente, alle sue condizioni, per quale squadra giocare il prossimo campionato Nba. I Cavs, la sua attuale squadra, stanno tentando di tutto per trattenerlo: promesse milionarie, ricatti sentimentali e anche un video in stile "We are the world" con politici, attori e vip dello stato dell'Ohio che lo invita a restare a casa.
I Knicks di New York sembrano i favoriti, almeno secondo Wall Street. Da due anni hanno azzerato i contratti più onerosi per far spazio a James (nell'Nba c'è il salary cap, un tetto di ingaggi che le squadre non possono superare). Le azioni di Madison Square Garden Inc., la società proprietaria del team di Manhattan, sono cresciute di quasi un dollaro e mezzo, del 6,4 per cento, alla fine delle contrattazioni di mercoledì. Se dovesse arrivare James, dicono gli esperti, i ricavi della società newyorchese dovrebbero aumentare di circa il 10 per cento, una cifra pari ai maggiori introiti pubblicitari su cui potrà contare il canale dedicato agli eventi in diretta dal Madison Square Garden.
A favore dei Bulls è sceso in campo addirittura Barack Obama, gran tifoso della squadra di Michael Jordan. Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha detto in conferenza stampa che il presidente vedrebbe molto bene l'erede di Jordan con la maglia numero 23 di Chicago. La maglia 23 era anche quella di Jordan.
Tra i favoriti c'è anche Miami. Gli Heat hanno già un super campione, Dwyane Wade, e hanno appena arruolato un altro dei grandi free agent di questo mercato: Chris Bosh dei Toronto Raptors. Se arrivasse anche James, gli attacchi di Miami in teoria sarebbero immarcabili, anche se c'è chi è convinto che in quel caso la squadra necessiterebbe di tre palloni.