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Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2010 alle ore 12:38.
Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, lancia un nuovo monito a maggioranza e opposizione. Affinché il percorso delle riforme sia contraddistinto da alcuni precisi pilatri: modifiche ben mirate e soprattutto realizzate con la più ampia condivisione. «Il fondato richiamo alla nostra Costituzione quale imprescindibile punto di riferimento per lo sviluppo futuro dell'Italia - scrive il capo dello Stato nel messaggio al congresso dei Socialisti che si è aperto venerdì a Perugia - si iscrive opportunamente nel sempre più diffuso convincimento della necessità che ben mirate modifiche istituzionali ormai mature si definiscano attraverso un percorso condiviso nel rispetto dei principi fondamentali desumibili dall'intero impianto costituzionale».
Nel messaggio inviato alla formazione guidata da Riccardo Nencini il giorno dopo un colloquio con il ministro Alfano, il presidente della Repubblica ha poi sottolineato il valore del lavoro, «come elemento fondativo della Repubblica e i connessi principi di giustizia sociale e di solidarietà, che trovano profonde radici nella tradizione e nel pensiero socialista, costituiscono ancor oggi, nel difficile momento attraversato dall'economia mondiale, linea guida essenziale per ogni azione di riforma e di sviluppo». In questo contesto, prosegue Napolitano, «ritengo importante il vostro intendimento di riaffermare, ad ogni livello della società e in particolare per chi riveste funzioni pubbliche, l'esigenza di comportamenti improntati alla sobrietà e all'etica della responsabilità: è quanto mai necessario comprendere che il nostro Paese potrà imboccare una via di crescita sostenibile ed equilibrata quanto più l'attenzione agli interessi individuali, settoriali e di corto respiro, lascerà il posto ad una lungimirante valutazione dell'interesse generale e visione del futuro».
Intanto sul fronte caldo del ddl intercettazioni il guardasigilli Angelino Alfano è al lavoro per mettere a punto gli ultimi emendamenti. Che lunedì verranno sottoposti alla presidente della commissione Giustizia alla Camera, la finiana Giulia Bongiorno. Ieri Alfano è salito al Quirinale per informare il Colle che gli interventi riguarderanno le criticità sottolineate da Napolitano durante il suo viaggio a Malta. Ad accoglierlo, però, il ministro ha trovato il segretario generale della presidenza della Repubblica, Donato Marra, e non il capo dello Stato, deciso a non intervenire direttamente nella partita e che valuterà il testo solo quando sarà approvato da entrambi i rami del Parlamento.