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Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2010 alle ore 16:45.
La Bp sta negoziando la cessione delle sue attività negli Stati Uniti all'americana Apache Corporation per 12 miliardi di dollari, 9,5 miliardi di euro. L'indiscrezione fa balzare il titolo di oltre il 9% alla Borsa di Londra. Nella trattativa rientrerebbero i pozzi del colosso petrolifero britannico a Prudhoe Bay, in Alaska, il più grande campo petrolifero del Nord America. Il gruppo petrolifero britannico, che il mese scorso ha annunciato di voler vendere alcuni asset per racimolare 10 miliardi di dollari necessari a sostenere i costi legati alla marea nera, ha reso noto oggi che per contenere la fuoriuscita di greggio ha speso fino ad oggi circa 3,5 miliardi di dollari.
Intanto il colosso petrolifero conta di installare il nuovo tappo che potrebbe contenere il grosso della perdita nel Golfo del Messico. «Il tappo è molto vicino e in giornata lo colleghiamo», ha detto il Chief operating officer Doug Suttles. Una volta installato il tappo Bp fermerà le due navi aspira petrolio per sorvegliare la pressione e verificare l'integrità del pozzo. Questi test potrebbero durare 48 ore.
Nel frattempo, dopo la rimozione del "vecchio" tappo che arginava la fuoriuscita di greggio, dal pozzo stanno sgorgando 60mila barili di petrolio al giorno. Lo hanno riferito i media americani. Il nuovo tappo, diverso dal precedente, potrebbe contenere del tutto la fuoriuscita di greggio, ma su questo i tecnici per il momento sono prudenti, visto che le operazioni, con i robot, sono condotte a una profondità mai sperimentata. I lavori si possono seguire in diretta qui.
La soluzione definitiva restano comunque i due pozzi d'emergenza attigui a quello che perde, che dovrebbero essere pronti per metà agosto.