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Lega assente, maggioranza battuta sulla manovra in commissione Agricoltura

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Questo articolo è stato pubblicato il 21 luglio 2010 alle ore 19:21.

Maggioranza battuta in commissione Agricoltura della Camera nel voto sul parere alla commissione Bilancio sulla manovra. Il parere della maggioranza, che era favorevole alla manovra pur criticando la proroga della sospensione dei pagamenti per le quote latte, è stato bocciato per un voto, con 18 no e 17 sì. La Lega non ha partecipato allo scrutinio, parlando di strumentalizzazioni nei confronti del Carroccio sul nodo delle quote latte. Il Carroccio era contrario alla condizione contenuta nel parere che chiedeva la soppressione della norma sulla proroga del pagamento delle multe delle quote latte.

I lavori della commissione sono stati lunghi e tesi e sono terminati con uno scontro verbale tra il deputato della Lega (nonché allevatore), Fabio Ranieri, e la capogruppo del Pdl, Viviana Beccalossi. «Ti sei fatto eleggere per tutelare i tuoi interessi», ha detto la Beccalossi, visibilmente contrariata, nel corridoio davanti alla commissione.

«Io parlerò a settembre», si è limitato a dire il ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan, che non vuole la proroga ed era dunque favorevole al parere che è stato bocciato, lasciando intendere che la partita sulle quote latte non è affatto chiusa, nonostante la manovra a Montecitorio sia blindata e malgrado quindi la proroga a fine anno del pagamento delle multe sarà approvata.

«Noi siamo favorevoli alla manovra - ha affermato il leghista Sebastiano Fogliato - ma non ci stiamo alle provocazioni e la condizione sulle quote latte inserita nel parere è una provocazione rivolta alla Lega». Il parere della maggioranza era stato presentato da Monica Faenzi (Pdl), ed era «favorevole» alla manovra economica con la condizione però di sopprimere la proroga del pagamento delle multe sulle quote latte (lo stesso parere che era stato approvato nel primo pomeriggio dalla commissione Politiche Ue e anche in quell'occasione la Lega non aveva partecipato al voto). Ma in commissione Agricoltura, la defezione del Carroccio ha fatto mancare i voti necessari al via libera.

Il no al congelamento delle multe per le quote latte, Roberto Formigoni, presidente della Lombardia, l'ha sostenuto fra le righe in mattinata davanti a una parata di trattori parcheggiati per protesta di fronte alla sede della Regione. È salito su un rimorchio, si è calato in testa un cappellino gialloverde della Coldiretti e ha detto: «Continuo e continueremo ad essere al vostro fianco. Andiamo avanti insieme».

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Tags Correlati: Agricoltura | Camera dei deputati | Coldiretti | Davide Boni | Elezioni | Fabio Ranieri | Giancarlo Galan | Giulio De Capitani | Lega | Lombardia | Monica Faenzi | Montecitorio | Partiti politici | PDL | Politiche | Roberto Formigoni | Sebastiano Fogliato

 

E ancora: «Quando vedo le vostre bandiere, so che voi della Coldiretti siete espressione di quel vasto mondo di produttori che si battono per difendere le nostre aziende e che hanno saputo rispettare le leggi nazionali ed europee ed hanno il diritto di veder riconosciuto il loro ossequio alla legalità». Nel pronunciare queste parole, di fronte a una platea di allevatori del Nord, con l'immancabile mucca Onestina al seguito, il governatore lombardo ha però voluto al suo fianco l'assessore all'Agricoltura, Giulio De Capitani (Lega), come a dire che sulla questione delle quote latte la Giunta è compatta, nonostante il Carroccio abbia fatto inserire l'emendamento della discordia alla manovra economica per prorogare il pagamento delle multe.

Nel suo intervento De Capitani ha chiarito la posizione del Pirellone. «Se dobbiamo fare delle verifiche ulteriori facciamole - ha detto -, ma è chiaro che le regole vanno rispettate e tutti devono essere messi sullo stesso piano». Una linea del rigore che trova d'accordo la Coldiretti, la quale è tornata oggi in piazza a Milano, dopo la manifestazione di ieri a Roma, proprio per chiedere il rispetto della legalità sulle quote latte. «Quello che sta succedendo con la proroga sui pagamenti delle multe - ha detto Nino Andena, presidente della Coldiretti Lombardia - è una ferita per la maggioranza degli allevatori che in questi anni hanno speso soldi e fatica per rispettare la legge».

Soddisfatto dell'appoggio incassato dalla Regione e dopo aver consegnato a Formigoni le liste degli agricoltori che le multe le hanno pagate, Andena adesso si aspetta che «alle parole seguano i fatti» e ha sottolineato che «la responsabilità mostrata da Coldiretti in questi anni non è un assegno in bianco». Anche il Consiglio regionale si è schierato a fianco della Coldiretti. Tuttavia il presidente Davide Boni (Lega) non ha sorriso vedendo Formigoni con in testa quel cappellino gialloverde: «Mi sembra un po' troppo di parte. Se si vuole essere vicini a un comparto lo si deve fare per tutti, non schierandosi da una parte o dall'altra».

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