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A tre mesi dal Pec-day 330mila italiani hanno la posta certificata

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Questo articolo è stato pubblicato il 29 luglio 2010 alle ore 16:24.

Sarà il 2010 l'anno della convergenza digitale? Quello del vero salto di qualità nel rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione cui tanto sembra credere il ministro dell'Innovazione e la Pa, Renato Brunetta? A tre mesi esatti dal Pec-Day, vale a dire l'apertura ufficiale a tutti i residenti di maggiore età del servizio di posta elettronica certificata (che può essere attivata accendendo al portale www.postacertificata.gov.it) il titolare di Palazzo Vidoni annuncia che le richieste di attivazione individuale hanno superato quota 300mila (sono 330.418 per l'esattezza e oltre la metà ha completato la procedura di avvio della propria casella con allegato fascicolo base da 500 megabite). Se il trend non muterà entro la fine dell'anno si potrebbe dunque arrivare al primo milione di cittadini con Pec, un mezzo che consente loro di dialogare con la Pa con messaggi che hanno il valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno e che implicano l'obbligo di risposta da parte del destinatario.

Il lato della domanda potrebbe fare balzi esponenziali se andasse in porto il progetto, per ora solo accennato, di trasformare in altrettanti indirizzi Pec i codici PIN attualmente utilizzati da molti utenti per accedere ai servizi di enti o agenzie (solo all'Inps ne sono stati attivati 400mila): «Stiamo perfezionando questa possibilità e se avverrà sarà su base volontaria» ha detto ieri il ministro in occasione della sigla del protocollo d'intesa con Reti impresa Italia, la nuova associazione interconfederale che raggruppa Confcommercio, Cna, Confartigianato, Confesercenti e Casartigiani. Si tratta di un cartello che rappresenta 2,5 milioni di imprese che, entro pochi mesi, potranno avere ognuna la propria Pec per scambiare con la Pa informazioni, richieste di documentazione, contratti e atti amministrativi. Secondo i dati forniti da DigitPa attualmente sono già 400mila le aziende che utilizzano la Pec, cui va aggiunto un milione di professionisti, per i quali l'operazione Pec è scatta lo scorso mese di novembre. Carlo Sangalli, presidente di rete impresa Italia ha descritto la Pec come uno strumento «di semplificazione straordinario dei rapporti con la pubblica amministrazione che, per le piccole imprese, rappresentano un onere ancora molto pesante».

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Ho provato la Pec e nessuno mi ha risposto

È da un mese che il ministero della Pubblica amministrazione ha messo a disposizione dei cittadini

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Sul lato dell'offerta, infine, il ministro ha parlato di 11mila Pec registrate, per un totale di 18.250 caselle attivate. Ad aprile Brunetta aveva parlato di 40mila indirizzi Pec della Pa centrale e periferica come «numero congruo per la copertura dei servizi più importanti». Entro la fine dell'anno gli indirizzi Pec attivati potrebbero raggiungere i 6 milioni, è stata l'indicazione finale di Brunetta, a fronte di almeno 25mila Pec attive nella Pa. L'Italia ha bisogno di un rafforzamento della struttura digitale – ha spiegato l'amministratore delegato di Telecom Italia Franco Bernabè - «perchè il problema del paese è la dispersione». Per questo, ha concluso, «il lavoro di Brunetta per la standardizzazione è fondamentale, perchè il difetto degli italiani è che ognuno crede di essere un artista e vuole metterci del suo. Qui invece è tutto standard e bisogna solo spingere la gente a partecipare e ad utilizzare la posta certificata». Telecom Italia, insieme a Poste italiane e Postecom, fa parte del raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato la gara per offrire nei prossimi quattro anni il servizio Pec.

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