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Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2010 alle ore 11:19.
Fumata bianca per l'elezione del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura: è stato eletto Michele Vietti con 24 voti e due schede bianche. Era da giorni in pole position per la successione di Nicola Mancino, nonostante l'attivismo delle correnti più a sinistra delle toghe per lanciare la candidatura di Glauco Giostra, uno dei consiglieri laici eletti in quota Pd. E il Csm, ha detto Vietti, dovrà «recuperare prestigio e consenso» dopo i recenti scandali che hanno coinvolto la magistratura. «Siamo consapevoli che è necessario recuperare il prestigio e il consenso dell'organo scosso da recenti scandali - ha detto Vietti - quindi servirà particolare attenzione alle regole deontologiche, non solo per i magistrati ma anche per i membri del Csm, cercando di recuperare uno stile di rigore e serietà».
«Con la sua elezione lei, onorevole Vietti, è divenuto presidente di tutti», ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano salutando il neo vicepresidente del Csm «Ciascun componente del consiglio potrà sentirsi da lei rappresentato ascoltato e garantito nell'esercizio delle sue funzioni. Alla sua competenza e saggezza è demandato il compito di armonizzare le diverse, libere voci e di stabilire col capo dello Stato un valido raccordo istituzionale». Il Capo dello Stato ha raccomandato a Vietti «grande cura nella formazione specie dei giovani magistrati. Essi devono essere consapevoli, in ogni momento, dei difficili compiti loro assegnati, mettendosi in grado di svolgerli con autorevolezza, riservatezza ed umilità». Napolitano ha chiesto anche effettivi controlli di professionalità.
Si è detto pronto a una «leale collaborazione con il nuovo Csm per il bene della giustizia», il ministro della Giustizia Angelino Alfano. «Siamo convinti - dice il Guardasigilli- che il presidente Vietti saprà dare un importante contributo affinché il Csm possa operare con equilibrio nel rispetto delle garanzie costituzionali».
La prima riunione plenaria del rinnovato Csm, convocata e presieduta dal Capo dello Stato, questa mattina a Palazzo dei Marescialli, prevede, oltre all'elezione del vicepresidente, la verifica dei requisiti di eleggibilità dei componenti eletti dai magistrati e dal Parlamento. Sabato 31 luglio, al Quirinale si è svolta la cerimonia di commiato e di presentazione dei nuovi componenti del Consiglio Superiore della Magistratura uscente, con gli interventi del vicepresidente, Nicola Mancino e del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.