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Questo articolo è stato pubblicato il 07 agosto 2010 alle ore 10:14.
Macabra scoperta in Afghanistan settentrionale, nel distretto di Kuran Wa Munjan al confine con il Pakistan, dove sono stati trovati i corpi crivellati di dieci persone, tra cui sei medici tedeschi e due statunitensi e due interpreti afghani. «Abbiamo recuperato i corpi di sei tedeschi, due americani e due afghani», ha detto Aqa Noor Kintoz, il capo della polizia di Badakhshan, una provincia montuosa del nord-est. Secondo il racconto dell'unico sopravvissuto, il gruppo - composto principalmente da oculisti - viaggiava dal Badakhstan alla provincia del Nouristan. Si tratta quasi certamente di operatori dell'organizzazione umanitaria cristiana International Assistance Mission (Iam).
I medici, in viaggio verso la provincia del Nuristan, si erano accampati in tenda: si trattava dell'ultimo giorno del loro viaggio, durato due settimane. Fra le vittime ci sarebbero tre donne. «L'ultimo giorno, è arrivato un gruppo di uomini armati, li ha fatto mettere in fila e li ha abbattuti», ha confermato il superstite della strage.
Il capo della polizia provinciale, Agha Noor Kemtuz, ha detto che i corpi delle vittime sono stati ritrovati vicino a quattro veicoli, crivellati di colpi, nel distretto di Kuran Wa Munjan.
La rivendicazione dei Talebani: avevano bibbie in lingua dari e sistemi Gprs
Poco dopo l'annuncio della polizia sul rinvenimento dei corpi, i ribelli talebani hanno fatto sapere di aver ucciso "nove missionari cristiani" che trasportavano bibbie in lingua dari.
«Si erano persi - ha detto il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid - quando una nostra pattuglia li ha trovati, hanno cercato di scappare e sono stati uccisi». «Erano dieci, di cui nove stranieri, Cinque degli stranieri erano uomini e c'erano quattro donne. L'ultimo era un afghano», ha aggiunto il portavoce. «Avevano bibbie in dari, carte, sistemi Gprs, facevano una mappa delle posizioni dei combattenti talebani», ha ancora precisato il portavoce.
Intanto, l'organizzazione umanitaria cristiana International Assistance Mission (Iam) ha ammesso che probabilmente le dieci persone sono dei suoi membri: «È probabile - si legge in un comunicato inviato da Kabul - che si tratti di un gruppo che partecipava ad una operazione sul terreno di carattere oftalmologico», uno dei settori in cui dal 1966 opera la Iam, che è registrata come ong in Svizzera e Afghanistan.