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Questo articolo è stato pubblicato il 08 agosto 2010 alle ore 17:00.
Il generale David Petraeus li aveva convinti tre anni or sono a schierarsi con gli "ameriki" e a voltare le spalle ai miliziani di al-Qaeda conquistando così il controllo delle più importanti province sunnite del centro-nord Iraq che costituì la svolta vittoriosa nella campagna anti-guerriglia in Iraq.
Oggi le mancate promesse del governo di Baghdad controllato dagli sciiti rischiano di compromettere il lavoro svolto dall'attuale comandante alleato in Afghanistan riportando almeno parte delle milizie arruolate presso le tribù sunnite dalla parte dei terroristi.
Le milizie Sahwa, note come "Consigli del Risveglio", nel 2007 si ribellarono alla soffocante presenza degli uomini di al-Qaeda nei villaggi e nelle città delle province di al-Anbar e Salahuddin con l'aiuto degli statunitensi che li organizzarono come forze di autodifesa armandoli e retribuendoli fino alla fine del 2008. La svolta nelle comunità sunnite scatenò un bagno di sangue con vendette incrociate tra i terroristi e i "traditori filo-americani" che in due anni provocarono migliaia di morti. I capi delle tribù sunnite non si fidavano del governo iracheno composto dai partiti sciiti ma consideravano i militari americani garanti dei loro interessi a Baghdad.
Con il passaggio dei compiti di sicurezza alle forze irachene il governo si impegnò a stipendiare i miliziani dei Comitati del Risveglio, 100 mila uomini nel 2008, integrandoli in parte nei ranghi di esercito, polizia e pubblica amministrazione In realtà a molti combattenti sono stati offerti umili impieghi da spazzino o usciere, altri 20 mila sono stati inseriti nei ranghi militari e di polizia ma a decine di migliaia di miliziani incaricati di proteggere le città sunnite da mesi non vengono pagati gli stipendi.
Da quanto denunciato da alcuni esponenti tribali il bisogno di denaro sta spingendo alcuni ex miliziani di al-Qaeda a rientrare nell'organizzazione terroristica favorendo la destabilizzazione soprattutto nella provincia occidentale di Al Anbar. "Credo che se i salari continueranno ad essere pagati in ritardo i membri dei Sahwa cercheranno di riunirsi ad al Qaida", ha dichiarato Rafia Adel uno dei capi dei Sahwa nella città di Beiji, nella provincia di Salahuddin.