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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2010 alle ore 15:39.
Nell'anno dei ribaltoni al vertice delle aziende si muovono anche le cariche politico-economiche. Il presidente degil Stati Uniti, Barack Obama, ha intenzione di promuovere (l'annuncio ufficiale è previsto per oggi pomeriggio alle 17 ora italiana) Austan Goolsbee alla guida del Council of economic advisers (comitato dei consiglieri economici del presidente).
Goolsbee, economista della scuola di Chicago e già all'interno del gruppo di consiglieri, sostituisce Christina Romer che tornerà a insegnare all'Università della California, Berkeley. Voci ufficiali indicano che la sostituzione è legata a "motivi familiari" ma in molti, nelle stanze della Casa Bianca, ritengono che si tratti di una bocciatura dopo che il tasso di disoccupazione - è stata la Romer a scrivere un anno e mezzo fa il paper secondo cui il pacchetto di stimolo da 862 miliardi di dollari avrebbe tenuto il tasso di disoccupazione sotto l'8% - è balzato al 9,5% ed è, difatti, il tallone d'Achille della politica economica di Obama.
Il 41enne Goolsbee, conosciuto anche per la sua verve comica, sarà il più giovane presidente del Council of economic advisers dopo Arthur Okun, che svolse la stesso incarico tra il 1968 e il 1969 sotto la presidenza di Lyndon Johnson. A differenza della Romer, Goolsbee ha rapporti amichevoli con Obama. Era infatti professore all'Università di Chicago nello stesso periodo in cui l'attuale presidente degli Stati Uniti insegnava legge. Lo stesso Obama ha accolto molti suoi suggerimenti durante la corsa alla residenza. Goolsbee, nel suo prestigioso curriculum, può vantare anche di aver lavorato a stretto contatto con Paul Volker, il primo presidente della Federal Reserve, con cui ha condiviso l'impostazione di un quadro regolatorio più duro del sistema finanziario, lo stesso poi sposato dal segretario al Tesoro, Timothy Geithner.
Al pari della Romer, però, Goolsbee ha relazioni tesi con Lawrence Summers, il direttore del consiglio economico della Casa Bianca. nonché uno del trio (gli altri due sono Peter Orszag e la stessa Romer) dei geniali economisti con cui Obama pensava di evitare la depressione, guidare la ripresa e far volare l'occupazione. Anche Orzag, direttore dell'ufficio del budget della Casa Bianca, ha lasciato il 30 luglio l'incarico. A proposito di ribaltoni.