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Questo articolo è stato pubblicato il 14 settembre 2010 alle ore 19:30.
Il senato francese ha approvato in via definitiva il divieto per le donne di indossare il velo islamico integrale nei luoghi pubblici. Le donne non potranno più indossare il burqa e il niqab in negozi, parchi, scuole, ospedali, mezzi di trasporto, insomma in tutti i luoghi aperti al pubblico.
Dopo l'approvazione dell'Assemblea nazionale, la camera bassa del Parlamento, è toccato quindi ai senatori dare il via libera al disegno di legge che prevede un'ammenda di 150 euro per i trasgressori e pene molto più severe (fino a un anno di carcere e 30mila euro di multa) per chi costringerà una donna ad indossare il velo. Il provvedimento è stato seguito da numerose polemiche, ha incassato il parere negativo del Consiglio di Stato, mentre un ricorso è stato presentato al Consiglio costituzionale.
«Libertà di fede - ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri - ma anche garanzia di sicurezza. È condivisibile la decisione presa in via definitiva dal Senato francese che vieta l'uso del velo islamico integrale nei luoghi pubblici». E ancora. «La religione islamica non impone l'obbligo di indossare burqa né niqab. Si tratta solo - prosegue Gasparri - di una scelta individuale, o di una imposizione. Nel porre in essere tutte le misure di contrasto ad ogni forma di fondamentalismo, il velo integrale potrebbe essere uno strumento di copertura che rende irriconoscibile la persona. Da qui la giusta decisione della Francia».
SCHEDA - Ecco come si comporta il resto d'Europa sul velo islamico