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Questo articolo è stato pubblicato il 19 settembre 2010 alle ore 15:13.
MILANO - «Se me lo chiede Bossi, allora ubbidisco». Oscar Lancini, il contestatissimo sindaco leghista di Adro, paese della Franciacorta assurto agli onori delle cronache nei giorni scorsi per i simboli leghisti fatti mettere in una scuola elementare e prima ancora per aver vietato la mensa scolastica ai bambini che non potevano pagare, ieri ha fatto un passo indietro. E da uomo della Lega nord ha detto sì al leader del partito Umberto Bossi. «Il sindaco forse ne ha messi troppi.
Avrebbe potuto farne uno bello, che bastava» così Bossi ha commentato l'invito da parte del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini al sindaco di Adro di rimuovere dal plesso scolastico i simboli del Sole delle Alpi. Il leader leghista ha parlato con i cronisti ieri notte al termine di un comizio a Forlì al termine della festa della Lega della Romagna. «Questi simboli - ha concluso il ministro delle Riforme per il federalismo - la Lega li ha fatti diventare politici, ma sono graffiti delle Alpi e a Brescia ce ne sono tantissimi». D'accordo con Bossi il ministro dell'Interno Bobo Maroni, mentre ieri Mariastella Gelmini ha preferito non commentare: «Abbiamo ripreso una posizione – ha detto – e non voglio aggiungere altro».