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Questo articolo è stato pubblicato il 21 settembre 2010 alle ore 07:55.
L'Eni ha inaugurato un nido aziendale per 160 bambini nel proprio quartier generale a San Donato Milanese (Milano). Con 2.800 metri quadrati di superficie è il più grande d'Italia, primato finora detenuto da Banca Mediolanum (126 posti, mille mq di superficie). Il nido è certificato in classe energetica A.
La struttura viene definita come un modello di eccellenza pedagogica e architettonica e rientra nel progetto welfare avviato dal gruppo nel 2007 per la realizzazione di iniziative volte al benessere dei propri dipendenti. Alcuni posti saranno riservati a famiglie del territorio.
Il nido è stato realizzato al termine di un confronto con esperienze d'avanguardia a livello nazionale e internazionale che ha visto Reggio Children prevalere come partner. La notorietà della società emiliana, a capitale pubblico-privato, esplose nel 1991 quando una giuria di esperti internazionali, attraverso la rivista Usa «Newsweek», identificò nella scuola comunale dell'infanzia Diana, in rappresentanza della rete di scuole e nidi reggiani, l'istituzione all'avanguardia nel mondo rispetto all'educazione dell'infanzia.
Al centro della filosofia di Reggio Children ci sono gli atelier, spazi dedicati in cui i bambini provano «lo stupore del conoscere», basato sulla filosofia dei cento linguaggi dei bambini (si veda la poesia "Invece il cento c'è"). A partire dalla cucina, considerata fondamentale e posta al centro della struttura, visibile dai bimbi grazie a vetrate trasparenti e dove gli stessi possono accedere per ideare una torta di compleanno o anche tagliare carote e scoprire l'importanza degli ingredienti genuini, ovviamente in totale sicurezza.
Altri atelier, testati a Reggio Emilia e poi esportati in numerosi paesi esteri, riguardano la luce, l'acqua e il suono (in arrivo). Sono pensati per accogliere in forma permanente la creatività nel pensare e agire insieme dei bambini, sotto forma di conoscenza della natura e in altri casi di pittura, movimento, musica e teatralità. Nell'asilo sono presenti insegnanti madrelingua inglese e spazi comuni, le piazze, per creare relazioni tra i soggetti che compongono il sistema scuola. Un giardino di 3mila mq, in parte pensile, accoglie installazioni pensate per accogliere e giocare con il vento, la pioggia, il suono. La presenza di ampie vetrate e grandi lucernari all'interno delle aule consente ai bambini di vedere costantemente il cielo, anche da sdraiati.