Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 21 settembre 2010 alle ore 19:17.
Tra le famiglie americane si sta diffondendo in maniera contagiosa la caccia all'oro. Si chiama a raccolta l'intera famiglia, si studiano su Internet le località più promettenti e si parte. Se va bene, si rientra a casa la domenica con un bel gruzzolo di pepite da rivendere sul mercato; altrimenti, si ha la possibilità di raccontare l'esperienza avventurosa ad amici e conoscenti per lungo tempo.
Il boom della moneta gialla sui mercati mondiali, il cui valore è quintuplicato rispetto a dieci anni fa e che in questi giorni sta segnando un record dopo l'altro, scatena i cercatori d'oro. Solo che questa volta, accanto all'industria di settore, ci sono anche tante famiglie che mescolano la passione per gli avventurieri impavidi che nella metà dell'Ottocento cercavano pepite in California con il sogno di diventare improvvisamente milionari.
Da soli o con i tour operator
Molti fanno da soli, visto che gli "strumenti di lavoro" ormai abbondano sugli scaffali della grande distribuzione: bastano il metal detector, il setaccio, la batea (la padella da immergere in acqua) e la canaletta (attrezzo di legno scanalato che si usa per passare il materiale), moltiplicati per il numero di componenti della famiglia, e si parte. Giunti sui posti segnalati dalle riviste o dai siti Internet specializzati, si calzano gli immancabili stivali che arrivano fino alle ginocchia e si comincia a girovagare. Di solito già all'alba, sperando di non incrociare altri cacciatori d'oro, che potrebbero rendere più magro il bottino personale.
L'interesse è tale che in tutto il paese si stanno diffondendo organizzazioni specializzate nella caccia all'oro. Alcune con uno scopo prevalentemente didattico, come Gold Prospecting Adventures , altre più focalizzate sull'inseguimento del sogno, come Gold Mining Adventures .
La passione contagia l'Italia
Pur con dimensioni minori, la caccia all'oro fa proseliti anche in Italia. La Bessa, una zona situata a cavallo fra Biellese e Canavese, ha ospitato nell'estate dello scorso anno i Campionati mondiali di cercatori d'oro, organizzati dall'Associazione Biellese Cercatori d'Oro. Una località dove sorgeva una delle più grandi miniere d'oro dell'antichità, terra sei Salassi, che la mitologia considera discendenti degli Argonauti, legati al mito del Vello d'Oro. Circa i partecipanti, una sessantina dei quali italiani, tra geologi, esperti minerali, fisici, chimici e semplici appassionati a caccia di pagliuzze, scaglie e pepite.