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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2010 alle ore 12:04.
Nuovi soldi per la privatizzazione di Tirrenia, stress test per la banche, Tremonti bond, fondi per l'editoria e si anticipa al 30 aprile 2011 il termine per la realizzazione degli impianti di rilevamento dei pedaggi per i raccordi autostradali gestiti da Anas: è diventato un provvedimento "omnibus" il decreto sui trasporti in arrivo alla Camera, che contiene anche novità sui piani di rientro sanitario per le Regioni.
Il piatto forte del decreto è comunque Tirrenia. Le nuove norme consentono alle società dell'ex compagnia marittima di poter utilizzare temporaneamente le risorse destinate all'ammodernamento delle navi che erano state previste da un decreto convertito in legge nell'agosto del 2009. Questi nuovi soldi servono a far fronte, in attesa della privatizzazione, ai servizi di collegamento marittimo e all'adeguamento alle norme internazionali di sicurezza. Viene confermata anche la possibilità di procedere a vendita separata di Siremar.
Novità anche sul fronte pedaggi autostradali. Entro il 30 aprile 2011, il governo dovrà disciplinare l'applicazione del pedaggio sui raccordi autostradali gestiti dall' Anas e fornirà l'elenco delle strade da sottoporre a pedaggio. Tra queste, il grande raccordo anulare di Roma. Nel frattempo l'Anas deve realizzare gli impianti per i pedaggi utilizzando il sistema di rilevazione cosiddetta «free flow» per evitare l'installazione di barriere o caselli: una videocamera riprende i veicoli in ingresso e in uscita, la percorrenza viene calcolata automaticamente e il conto arriva direttamente a casa. L'anticipo al 30 aprile 2011 dell'effettiva applicazione del pedaggio, sottolinea la relazione tecnica, compenserebbe per il 2011 le minori entrate derivanti dalle ordinanze di sospensione del "caro pedaggi" disposte dai giudici amministrativi. Per quanto riguarda il 2010, invece, tali effettivi negativi sono quantizzati in 83 milioni, che saranno "recuperati" tramite una serie di tagli lineari ai ministeri, e in particolare: alle risorse del fondo ordinario delle università, alle risorse destinate alla ricerca, al finanziamento del 5 per mille e alle risorse destinate all'informatica.
Le nuove norme prevedono anche la proroga fino al 2012 della sospensione delle tariffe agevolate per l'editoria, ma al contempo stabiliscono che un decreto ministeriale, da adottare entro due settimane dalla conversione in legge del decreto trasporti, fisserà «le tariffe massime, consentendo il recepimento dell'accordo raggiunto tra Fieg e Poste italiane il 21 luglio scorso». Previsto poi l'innalzamento, da 700 miliardi delle vecchie lire a 500 milioni di euro, della garanzia che può essere prestata dallo Stato a fronte di finanziamenti alle imprese in amministrazione straordinaria.