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Questo articolo è stato pubblicato il 27 settembre 2010 alle ore 13:01.

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Bossi: «S.P.Q.R? Sono porci questi romani» (Ansa)Bossi: «S.P.Q.R? Sono porci questi romani» (Ansa)

«Dopo il federalismo si farà il decentramento dei ministeri» che non possono stare tutti a Roma, dove trovi le scritte «S.P.Q.R., cioè Senatus Popolusque Romanus, che qui al nord sta per "Sono Porci Questi Romani"». Parte di nuovo all'attacco della Capitale il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, partecipando a una selezione di miss Padania a Lazzate. Una frase pronunciata fra gli applausi del pubblico. Il Gran Premio di Formula 1 nella Capitale, aggiunge il Senatur, i romani se lo possono dimenticare. «Monza non si tocca e a Roma possono correre con le bighe».

Nuova querelle, dunque, dopo la polemica sulla Capitale d'Italia al Nord, seguita all'approvazione del decreto su Roma Capitale da parte del Consiglio dei ministri. Anche se in serata il ministro ha cercato di sdrammatizzare, a modo suo: «La mia era solo una battuta, una battuta alla Asterix - ha detto Bossi - ma vedo che ne hanno fatto un casus belli. Vuol dire che si sentono in colpa. Del resto al nord hanno portato via prima l'aeroporto di Malpensa e adesso vogliono prenderci anche il Gran Premio di Monza. Il Giro d'Italia non arriva più a Milano, a Venezia hanno impedito di avere le Olimpiadi». «Mettiamo insieme tutte queste cose - ha aggiunto il ministro delle Riforme - e si capisce che il nord non può amare Roma. E in ogni caso - ha concluso Bossi - tutti sanno che io non ce l'ho mai avuta con il popolo romano, ma ce l'ho con Roma apparato che ruba la libertà e la ricchezza a chi la produce».

Il Pd prepara una mozione di sfiducia individuale contro il ministro leghista. Così il capogruppo democratico alla Camera Dario Franceschini: «Le parole del ministro Bossi su Roma e i romani definiti 'porci' hanno superato ogni soglia di tollerabilità e anche nelle reazioni non si può continuare a catalogarle nella categoria delle parole sfuggite o di cattivo gusto ma bisogna recuperare la capacità di reagire nelle sedi istituzionali proprie quando un ministro della Repubblica offende lo Stato, le istituzioni e il ruolo stesso che ricopre pro-tempore».

«Ne abbiamo parlato con Bersani e Anna Finocchiaro questo pomeriggio - ha aggiunto Franceschini - e domani mattina proporrò alla presidenza del gruppo di presentare una mozione di sfiducia individuale al ministro Bossi. In questo modo l'aula e ogni singolo parlamentare di maggioranza e di opposizione dovranno pronunciarsi individualmente con l'appello nominale sulla conciliabilità delle parole di Bossi e il suo ruolo di ministro».

Indignata la reazione del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Questa volta Bossi ha veramente superato il segno. Non solo ha insultato la Roma di oggi, ma anche quella del passato rispolverando una vecchia battuta da fumetto». Alemanno ha poi scritto al premier Silvio Berlusconi «per chiedere che intervenga presso i ministri del suo Governo affinchè tengano un atteggiamento istituzionale e politico più consono alla loro carica e più rispettoso del ruolo di Roma Capitale e della dignità dei romani». La Lega ha una storia, una dimensione e delle responsabilità, ha detto il vicepresidente vicario dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, «di fronte alle quali continuare ad atteggiarsi ad Asterix mi sembra riduttivo».

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