Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 27 settembre 2010 alle ore 13:01.
«Sono vecchie battute che noi facevamo da bambini per scherzare, ma dette da un ministro della Repubblica non vanno bene. Bossi deve ritrovare sobrietà ed essere più sereno quando si esprime», ha commentato dla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. A chi le ha fatto notare che in tanti hanno chiesto le dimissioni del leader della lega, Polverini ha risposto: «Penso che Bossi chiederà scusa ai romani. Non posso immaginare che vivendo da tanti anni a Roma non si sia innamorato un pò della nostra città e di quello che rappresenta, della sua storia».
Per il senatore di Futuro e libertà per l'Italia Giuseppe Valditara «gli insulti di Bossi contro i romani confermano che Fini aveva ragione a porre il problema dei rapporti con la Lega e che vi é stata troppa superficialità e arrendevolezza da parte dei vertici del Pdl nei confronti dell'alleato leghista».
Il Senatur faccia il ministro e non il comico, è l'invito di Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. «Siamo stanchi delle battute di Bossi contro Roma e i romani. Il leader della Lega piuttosto che fare il comico dovrebbe svolgere il suo compito di ministro, soprattutto in un periodo difficile e delicato come quello che il nostro Paese sta vivendo ormai da mesi». Le offese di Bossi a Roma «e ai suoi cittadini sono estremamente gravi - ha commentato il vbicepresidente del Senato, Vannino Chiti (Pd) - perchè arrivano da un ministro della Repubblica, e perchè certificano l'ostilità della Lega nei confronti della Capitale, a cui il Carroccio ha già tolto risorse e visibilità.
Inammissibile per Silvana Mura, deputata dell'Idv, «definire sprezzantemente come porci i cittadini della capitale italiana, così come qualsiasi cittadino italiano. E soprattutto é assolutamente grave che questo insulto esca dalla bocca di un ministro come Bossi».
«Bossi? 'Va a ciapà i ratt'», è il commento di Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nzionale del Pdci-Fds. «La volgarità linguistica di Bossi ogni giorno che passa raggiunge livelli sempre più intollerabili. Bossi più che un ministro della Repubblica sembra un inutile e volgare provocatore. Con questo linguaggio Bossi copre il vuoto politico del governo, cercando, come fa il premier, di depistare quotidianamente i cittadini dai problemi reali del Paese, crisi in primis, e dalla loro incapacità oramai conclamata di risolverli». (N.Co.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA