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Questo articolo è stato pubblicato il 27 settembre 2010 alle ore 16:25.
Una manifestazione per «licenziare» Berlusconi e in difesa della Costituzione: il «No B-Day 2», che si terrà a Roma il prossimo 2 ottobre, replicando l'analoga iniziativa che il popolo viola organizzò il 5 dicembre scorso anno: «Vogliamo recapitare a Berlusconi - afferma nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio uno degli organizzatori, Gianfranco Mascia - una lettera di licenziamento per giusta causa sottoscritta da decine di migliaia di italiani. E lo slogan della manifestazione sarà, appunto: Licenziamolo».
L'iniziativa, a cui hanno aderito tra gli altri anche Idv, Verdi, Sinistra ecologia e libertà e qualche esponente del Pd, si inserisce in una serie di quattro occasioni per tentare, sottolinea Mascia, di «mandare giù» l'attuale governo: la Woodstock del Movimento 5 stelle dello scorso fine settimana a Cesena, il No B-Day 2, la mobilitazione dei precari della scuola dell'8 ottobre e la manifestazione nazionale per il lavoro indetta dalla Fiom il 16 ottobre.
Secondo gli organizzatori, arriveranno a Roma oltre 200 pullman e due navi dalla Sardegna, mentre iniziative sono annunciate in 11 città straniere da Londra a Berlino, da Amsterdam a Madrid, fino a Washington. «I partiti - chiarisce Mascia - hanno contribuito ad alcuni aspetti organizzativi, ma sul palco non ci saranno politici».
Tre le altre richieste dei manifestanti, che sfileranno da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni: una nuova legge elettorale, una legge sul conflitto di interessi, per «impedire l'ascesa di nuovi Berlusconi e garantire il pluralismo dell'informazione», ed elezioni anticipate, che dovranno essere, concludono, «libere e democratiche».