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Questo articolo è stato pubblicato il 04 ottobre 2010 alle ore 08:29.
SAN PAOLO . Ha vinto lei, Dilma Rousseff, 63 anni, economista, ex guerrigliera, erede politico di Lula. Così come le previsioni avevano anticipato. Ieri si è votato per le elezioni presidenziali brasiliane e Rousseff ha ottenuto il 46,8% dei voti, un buon risultato, ma insufficiente per chiudere la partita al primo turno: dovrá ricorrere al ballottaggio del 31 ottobre. Solo con il 50% dei voti piú uno avrebbe potuto evitare il secondo turno.
Il diretto avversario di Rousseff, il socialdemocratico Josè Serra, 68 anni, ha portato a casa il 32,65% dei voti. Il terzo classificato è Marina Silva, 52 anni, ambientalista, con il 19 per cento.
Ci vorranno quindi ancora quattro lunghe settimane per conoscere il nome del prossimo presidente brasiliano, l'erede di Lula. A guardare dai festeggiamenti in strada a San Paolo pare abbiano vinto tutti e tre. I supporter di Dilma, così la chiamano i brasiliani, scorrazzano per l'avenida Paulista con foto di Lula, bandiere rosse e stendardi del Pt, il Partito dei lavoratori da cui viene Dilma. Quelli di Serra fanno altrettanto, con il colori del Psdb, il partito socialista, dato che ha portato a casa 3-4 punti in piú rispetto alle previsioni. Infine i fan di Marina Silva, i più entusiasti: la loro candidata "verde" ha ottenuto 6 punti in piú rispetto alle previsioni.
«I miei elettori sono agguerriti e vincitori. Siamo abituati alle sfide e in particolare negli sprint finali, quindi al ballottaggio», ha dichiarato Dilma dopo aver saputo di non aver chiuso la gara elettorale al primo turno. «Per il bene del Brasile, se Dio vuole, andiamo al ballottaggio», ha risposto José Serra. Una giornata elettorale in cui il gigante economico latinoamericano ha mobilitato 135 milioni di votanti per eleggere oltre al nuovo presidente anche 27 governatori, 513 deputati e 54 senatori.
Queste elezioni presidenziali richiamano l'attenzione di tutto il mondo per la forza politica, economica e diplomatica che ha acquisito il Brasile nell'ultimo decennio. Ma anche per interessanti regolamenti elettorali: per la prima volta si applicherà la legge della "fedina penale sporca". In che cosa consiste? Non potranno assumere un incarico pubblico coloro che siano stati condannati da un tribunale brasiliano. Infine una curiositá: tra i candidati in corsa per un seggio di deputato c'era anche un clown, Tiririca, l'amatissimo pagliaccio delle tv brasiliane che ha ottenuto più di 1,1 milioni di voti, un record. Il suo vero nome é Francisco Everaldo Oliveira Silva e ha 45 anni.