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Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2010 alle ore 14:36.
L'agenzia russa Ria Novosti rompe d'un tratto il silenzio sul week-end di Silvio Berlusconi e Vladimir Putin presso San Pietroburgo per riferire testualmente lo scambio avvenuto tra i due leader nel corso della mattinata, a proposito del gasdotto South Stream. Obiettivo centrato, per Mosca: Berlusconi, titola l'agenzia, ha accettato la partecipazione dei tedeschi nel consorzio che costruirà il gasdotto.
«Alcune compagnie energetiche tedesche hanno espresso il desiderio di unirsi a questo progetto - inizia il primo ministro russo, citato dall'agenzia - vorrei sapere che cosa ne pensi». South Stream è un grande progetto - è la risposta di Berlusconi - al quale l'Italia ha aderito fin da subito: «Per quanto riguarda la partecipazione di altri, e mi sembra che stiamo parlando di una compagnia tedesca, penso che questo sia un contributo assolutamente positivo», ha detto il presidente del Consiglio. Aggiungendo che in questo modo sarà possibile riscuotere l'interesse dell'Unione europea: rimasta fredda finora nei confronti di un progetto rivale del consorzio Nabucco, dal quale è esclusa la Russia. «Ottimo», ha detto Putin.
L'interesse dei tedeschi - già presenti in Nord Stream - non è un fulmine a ciel sereno. E quando in giugno venne annunciato l'ingresso dei francesi di Edf nel consorzio, che allora faceva capo soltanto a Eni e Gazprom, l'amministratore delegato della compagnia italiana Paolo Scaroni aveva valutato positivamente l'aumento dei partecipanti al progetto, proprio per superare le resistenze di Bruxelles. Nello stesso tempo, la ridistribuzione delle quote avrebbe dovuto portare a una riduzione della partecipazione di Eni, ma ufficialmente le modalità esatte non sono state ancora annunciate. Né sarà facile, è prevedibile, assegnare il posto giusto ai tedeschi: con ogni probabilità si sta parlando di Wintershall, gruppo Basf, un nome fatto nei giorni scorsi dallo stesso Scaroni.
Aleksej Miller, amministratore delegato di Gazprom, ha confermato ieri che il progetto South Stream procede secondo i piani: la costruzione partirà nel 2013, e il gas raggiungerà i consumatori dell'Europa meridionale alla fine del 2015.