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Questo articolo è stato pubblicato il 08 ottobre 2010 alle ore 14:39.
Un week-end sul modello di quello dello scorso anno, ancora in occasione del compleanno di Vladimir Putin. Lui e Silvio Berlusconi "sono amici", ripete il portavoce del primo ministro russo, Dmitrij Peskov, come per sottolineare che non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro per giustificare l'ennesimo viaggio in Russia ospite del capo del governo, soltanto un mese dopo l'ultimo incontro.
E infatti Peskov non aggiunge molto di più. Il presidente del Consiglio arriverà a San Pietroburgo in serata – un evento chiuso ai giornalisti – per trasferirsi subito in una delle residenze del primo ministro non lontano dalla "capitale del nord". «Il luogo non ve lo dico», taglia corto il portavoce nel corso di una conference call. Si tratta, sottolinea, di una visita privata, che unirà momenti informali a colloqui su questioni importanti per entrambi, sul piano bilaterale e su quello globale. Il programma di questa sera? «Non so esattamente cosa faranno. Magari una passeggiata, se il tempo sarà buono», si augura Peskov.
Il velo di segretezza sulla visita verrà sollevato un poco sabato, al termine di un confronto che punta ad approfondire legami che ancora non corrispondono al potenziale di collaborazione tra Italia e Russia. Al primo posto Peskov mette South Stream, il gasdotto nato con Eni e Gazprom, preannunciando «sviluppi positivi» per un progetto che, dopo l'ingresso dei francesi di Edf, si sta aprendo a nuovi partner. Tedeschi, verosimilmente, anche se Peskov non vuole fare nomi. Ma nei giorni scorsi era stato proprio Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, a citare la tedesca Wintershall del gruppo Basf. Mentre nel corso di un incontro con Putin l'amministratore delegato di Gazprom, Aleksej Miller, citato dal sito del governo russo, ha parlato dell'interesse di «partner tradizionali, tra cui compagnie tedesche», per il gasdotto.
Le discussioni tra Putin e Berlusconi, spiega Peskov, andranno a confluire nel vertice bilaterale Italia-Russia in programma a Soci, in dicembre. E malgrado si stia parlando di amici, «entrambi sanno essere negoziatori duri l'uno con l'altro, decisi a difendere l'interesse dei rispettivi paesi quando si tratta di progetti bilaterali». Peskov non aggiunge altro, forse sta pensando proprio a South Stream e ai soci russi e italiani che devono fare spazio ai nuovi partner. Quanto alle voci su un interesse russo per Mediaset, apparese sulla stampa italiana, il portavoce di Putin le definisce «speculazioni che non corrispondono alla realtà. Non ho mai sentito fare il nome di quella compagnia», conclude.