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Cameron taglia la difesa. Come la crisi manda in disarmo l'Europa

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Questo articolo è stato pubblicato il 19 ottobre 2010 alle ore 19:05.

Se ne parla ormai da mesi ma dopo gli annunci e le polemiche estive in tutta Europa prendono forma e consistenza i tagli ai bilanci della Difesa messi a punto dai governi per far fronte alla crisi finanziaria. In alcuni casi si tratta di tagli inferiori a quanto preannunciato ma comunque consistenti tali da limitare in futuro le capacità di intervento dei principali Paesi europei nelle aree di crisi internazionali: un aspetto che preoccupa non poco gli Stati Uniti, timorosi di dover gestire da soli il «prossimo Afghanistan».

Anche il Pentagono del resto prevede di tagliare nei prossimi anni di 100 miliardi di dollari il suo super-budget da oltre 600 miliardi rinunciando ad alcuni programmi ritenuti superflui, accorpando comandi e tagliando molti contratti con società private (contractors) che garantiscono personale nelle basi negli Usa e all'estero.

Il premier britannico, David Cameron, ha voluto rassicurare il presidente statunitense, Barack Obama che Londra rimarrà «una potenza militare di prima importanza» e un «solido alleato» degli Stati Uniti e nella Nato, malgrado la riduzione del bilancio dell'otto per cento nei prossimi quattro anni previsto da un piano presentato oggi. La scorsa settimana, sia il segretario di Stato, Hillary Clinton, che il segretario della Difesa, Robert Gates, avevano espresso la loro preoccupazione per le conseguenze dei tagli al bilancio della difesa britannica.

Che sembrava potessero essere addirittura compresi tra il 10 e il 20 per cento dei 56 miliardi di sterline che Londra spende ogni anno per le forze armate di Sua Maestà. Dalle anticipazioni filtrate in queste ore, per limitare all'8 per cento i tagli finanziari la Strategic Defense Review britannica ha rinviato alcune decisioni di grande importanza e di elevato costo come la sostituzione della flotta di quattro sottomarini lanciamissili balistici equipaggiati con i missili nucleari Trident che costituiscono l'arsenale nucleare britannico.

Se ne riparlerà dopo il 2015 mentre una vasta gamma di programmi per nuove armi slitterà a dopo il 2020. Il governo Cameron ritiene prioritario il contrasto e la prevenzione alle minacce terroristiche sia convenzionali sia informatiche (le cosiddette cyber war), settori che verranno potenziati anche nei finanziamenti a discapito delle forze da combattimento. Per mantenere in servizio parte della flotta di bombardieri Tornado, considerati necessari per la missione in Afghanistan verrà messa a terra dal 2011 l'intera flotta di cacciabombardieri a decollo corto e atterraggio verticale Harrier che equipaggiano le due portaerei oggi in servizio una delle quali (la Ark Royal) verrà radiata con tre anni di anticipo mentre l'altra (illustrious) resterà in servizio solo come portaelicotteri.

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Cameron taglia il budget per la difesa, ma resta il quarto al mondo

Cameron taglia il budget per la difesa, ma resta il quarto al mondo

Un taglio dell 8% al bilancio della Difesa; portaerei in liquidazione e portaerei in costruzione,

Le portaerei di Francia e Inghilterra

Tags Correlati: Afghanistan | Barack Obama | British Army | David Cameron | Elizabeth Queen | Eurofighter Typhoon | Forze Armate | Germania | Hillary Clinton | Inghilterra | Italia | Londra | Nato | Politica | Prince of Wales | Robert Gates | Royal | The Ark | Tornado | Zu Guttenberg

 

Le due nuove portaerei in costruzione al costo di 5 miliardi di sterline (Queen Elizabeth e Prince of Wales) verranno completate ma una verrà forse venduta nel 2019 e l'altra imbarcherà i nuovi cacciabombardieri F-35 che saranno però operativi solo nel 2020. Ciò significa che per dieci anni la Royal Navy non disporrà di aerei imbarcati ma laq Queen Elizabeth potrà imbarcare velivoli statunitensi e francesi in base a una cooperazione tutta da definire e dettata più da esigenze finanziarie che da valutazioni di opportunità strategica al punto che, con ironia tutta britannica, il Times titola oggi "HMS Ignominious: £5 billion carrier fiasco" (HMS Ignobile: il fiasco delle portaerei da 5 miliardi di sterline) giocando sull'acronimo HMS (Nave di Sua Maestà) che precede i nomi delle navi da guerra britanniche. Per pagare le portaerei la Royal Navy rinuncerà a 4 grandi navi da guerra mantenendo in servizio solo 19 fregate e cacciatorpediniere

La British Army perderà 7mila dei suoi 105 militari ma nei prossimi 15 anni perché ora l truppe sono necessarie in Afghanistan dive Londra schiera 10 mila soldati. Già da ora però verranno ridotti i mezzi blindati , tagliati 100 dei 350 carri armati in servizio e verranno rimpatriate le truppe schierate in Germania. La Royal Air Force invece chiuderà alcune basi, rinuncerà ai pattugliatori Nimrod e a un centinaio di aerei sa guerra tra Harrier e Tornado.
Se Londra piange Berlino non ride.

Il piano presentato il 29 settembre dal ministro della Difesa tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg, prevede tagli per 8,3 miliardi di euro in quattro anni ottenibili radiando una decina di sottomarini e fregate, rinunciando ai i bombardieri Tornado e rinunciando a quanto resta della leva militare per ridurre le forze armate dagli attuali 252 mila effettivi a 163 mila, meno dell'Italia che ha oggi in servizio 185 mila militari. Numeri insufficienti secondo molti analisti e militari per far fronte agli impegni tedeschi in ambito Nato e a una presenza oltremare che oggi raggiunge le 7 mila unità.

Parigi, che aveva già attuato forti riduzioni (tagliando anche la presenza militare in Africa) con il Libro Bianco 2008 voluto da Sarkozy, ha varato nuovi tagli per 1,3 miliardi di euro che comportano la rinuncia ad ammodernare i caccia Mirage 2000 e il rinvio di altri programmi.

Al contrario degli altri grandi Paesi europei l'Italia non ha messo a punto uno studio programmatico che definisca obiettivi da raggiungere e risorse disponibili ma sta applicando un taglio del 10 per cento di 14 miliardi di euro annui che si somma alle riduzioni già pianificate nel triennio 2009/2011. In termini di acquisizione di nuovi equipaggiamenti sono già stati tagliati 25 caccia Eurofighter Typhoon (altrettanti già in servizio si cerca di venderli sul mercato dell'usato) e 4 delle 10 fregate Fremm ed è in forse l'acquisizione di nuovi blindati Freccia. A subire le maggiori riduzioni sono i fondi destinati all'addestramento e alla manutenzione oggi garantiti ai soli mezzi e reparti destinati alle operazioni in Libano e Afghanistan.

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