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Questo articolo è stato pubblicato il 20 ottobre 2010 alle ore 15:17.
È dominato dai presuli italiani il nuovo Concistoro annunciato da Benedetto XVI per il prossimo 20 novembre per la nomina dei nuovi cardinali della Chiesa cattolica: su 24 nuove «porpore», ben dieci provengono dall'Italia; otto su venti tra i nuovi votanti in un eventuale conclave. L'Europa, nel complesso, domina sugli altri continenti con 15 nuovi cardinali: oltre agli italiani vi sono due tedeschi, uno svizzero, un polacco e uno spagnolo. Quattro le nuove «porpore» del continente americano: due statunitensi, un brasiliano e un ecuadoregno, tutti «elettori». Quattro vengono dal continente africano: uno dalla Chiesa copto-cattolica d'Egitto, uno dallo Zambia, uno dalla Repubblica Democratica del Congo, uno dalla Guinea-Conakry, anch'essi tutti votanti. Solo un asiatico, dallo Sri Lanka, è presente nella lista.
Con i venti nuovi cardinali «elettori», dopo il Concistoro salirà a 121 il numero dei votanti (uno in più rispetto alla quota fissata da Paolo VI): attualmente sono 102, ma il 14 novembre compirà 80 anni il lettone Janis Pujats, che non potrà quindi partecipare a un eventuale nuovo conclave.
I nomi dei nuovi cardinali. Sono i "curiali" Angelo Amato, Mauro Piacenza, Fortunato Baldelli, Velasio De Paolis, Francesco Monterisi, Gianfranco Ravasi, Paolo Sardi, e l'arcivescovo di Palermo Paolo Romeo. Debbono invece attendere che il loro predecessore compia 80 anni gli arcivescovi di Torino Cesare Nosiglia e di Firenze Giuseppe Betori. Esclusi dalla porpora per questa volta, anche gli arcivescovi di New York e Toledo (primate di Spagna). Riceveranno invece il cardinalato anche due italiani ultraottantenni: il bioeticista Elio Sgreccia e il mitico maestro perpetuo della Cappella Sistina Domenico Bartolucci.
I "curiali" stranieri sono lo svizzero Kurt Koch, l'americano Raymond Leo Burk e l'africano Robert Sarah. Gli arcivescovi residenziali stranieri sono Antonio Naguib, patriarca di Alessandria dei Copti (Egitto), Reinhrad Marx di Monaco (Germania) Kazimierz Nycz, di Varsavia (Polonia), Donald William Wuerl, di Washington (Usa); Laurent Monsengwo Pasinya, di Kinshasa (Congo), Medardo Joseph Mazombwe, emerito di Lusaka (Zambia), Albert Malcom Ranjith di Colombo (Sri Lanka), Raul Eduardo Vela Chiriboga di Quito (Ecuador); Raymundo Damasceno Assis, di Aparecida (Brasile). Completano l'elenco i due ultraottantenni stranieri Josè Manuel Estepa Llaurens ordinario militare emerito spagnolo e Walter Brandmuller (Germania).