House Ad
House Ad
 

Notizie Europa

Vicino l'arresto di Mladic? Per la Serbia è il momento della verità

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 ottobre 2010 alle ore 16:39.

Ratko Mladic, il boia di Srebrenica, ricercato da 15 anni per genocidio e crimini contro l'umanità, sarebbe "maturo per essere catturato": lo dicono gli inquirenti e alcuni dei suoi ex collaboratori. L'ex comandante serbo, secondo queste fonti, è tenuto nascosto ormai solo da un pugno di fedelissimi e potrebbe trovarsi in un appartamento di un complesso di palazzoni costruito durante l'era comunista nella Nuova Belgrado.

È quanto scrive nell'apertura di prima pagina l'International Herald Tribune Europe, in un reportage da Belgrado intitolato "Il momento della verità Mladic". Una foto evidenzia con un circolo rosso l'appartamento dove il criminale avrebbe vissuto per vari periodi tra il 2003 e il 2006.

È il momento della verità per la Serbia, che deve dimostrare all'Europa di volere davvero l'arresto di Mladic. "Serbia alla prova", sottolinea il titolo sul sito web dell'Iht: mentre l'ex generale, ricercato per crimini di guerra dal Tribunale penale internazionale dell'Aja, rimane latitante, "l'Europa discute se l'arresto di Mladic debba essere un pre-requisito per l'ingresso della Serbia nell'Unione europea, sollevando dubbi sulla possibilità che venga mai portato davanti alla giustizia".

Il servizio dell'International Herald Tribune, firmato da Dan Bilefsky e Doreen Carvajal, segnala che si è giunti a un momento decisivo. Il presidente della Repubblica serbo, Boris Tadic, ha assicurato questa settimana che l'arresto di Mladic è solo questione di tempo. Il suo mancato arresto resta uno dei principali ostacoli al cammino di Belgrado verso l'adesione Ue. Lunedì 25 ottobre i ministri degli Esteri Ue devono discutere se interpellare la Commissione europea sull'adesione della Serbia. L'Olanda ha messo il veto per lo scarso impegno dimostrato da Belgrado nell'arresto dei criminali di guerra. "I diplomatici olandesi", scrive l'Iht, "dicono che sono rimasti i soli a tenere duro nel volere l'arresto come pre-requisito per la ripresa delle discussioni" per l'adesione, sospese nel 2006.

L'Europa si interroga. "In nome dell'unità e della stabilità", si domanda l'Iht, l'Europa deve privilegiare la riabilitazione di un paese devastato dalla guerra dei Balcani degli anni '90? Oppure, "in nome dei diritti umani", l'Europa deve prima richiedere che un governo serbo "amico" faccia l'arresto "politicamente difficile" di un uomo che ha commesso il peggiore omicidio etnico di massa che si è verificato nel continente dai tempi della Seconda Guerra mondiale? Il quotidiano ricorda il massacro di 8.000 musulmani nella città bosniaca di Srebrenica, dove ha fallito la protezione dei peacekeepers olandesi delle Nazioni Unite.

L’articolo continua sotto

«Sugli incidenti Italia-Serbia tutta colpa di Belgrado» (Foto-Ansa L. Zennaro)

«Sugli incidenti Italia-Serbia tutta colpa di Belgrado»

Da Belgrado non sono giunte informazioni utili a evitare i gravi incidenti del 12 ottobre scorso a

La procura dell'Uefa propone il 3-0 per gli azzurri dopo gli incidenti di Italia-Serbia

La procura dell'Uefa propone il 3-0 per gli azzurri dopo gli incidenti di Italia-Serbia

Vittoria a tavolino (3-0) per gli azzurri e tre partite casalinghe a porte chiuse per la Serbia. E

Tags Correlati: Belgrado | Boris Tadic | Dan Bilefsky | Doreen Carvajal | Iht | International Herald Tribune Europe | Olanda | Onu | Ratko Mladic | Serge Brammertz | Srebrenica | Unione Europea

 

Negli anni, Mladic ha ricevuto l'aiuto "vitale" di forze militari serbe e di molti dei passati governi serbi, continua l'Iht. Uno dei "più efficaci punti di pressione" da parte europea è stato il negare l'adesione all'Ue fino a quando la Serbia non avesse arrestato Mladic.

"Ci sono forti indicazioni" – prosegue l'articolo - che lunedì i ministri degli Esteri smettano di chieder l'arresto immediato e che il processo di ammissione all'Ue cominci. Ma autorevoli esponenti europei e gruppi di difesa dei diritti umani sono convinti che un compromesso su Mladic indebolirebbe il diritto internazionale e sarebbe un "fallimento morale".
Serge Brammertz, procuratore capo del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia all'Aja, afferma che "l'arresto deve essere la priorità numero uno". Nonostante le assicurazioni di Tadic, secondo cui il governo serbo sta facendo tutto quello che può per localizzarlo e arrestarlo, "molti analisti in Serbia e fuori rimangono scettici".

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da