Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 23 ottobre 2010 alle ore 15:30.
ll sindaco di Avetrana, Mario de Marco, ha disposto con ordinanza la chiusura per la giornata di domani di alcune strade di accesso alle abitazioni delle famiglie Scazzi e Misseri (leggi: "Viaggio nel paese di Sarah. Un paese normale. Prima che si accendesse il Grande fratello dell'orrore" di Nino Ciravegna). Il provvedimento è stato preso in previsione dell'arrivo di autobus dalla Basilicata e dalla Calabria di turisti che intenderebbero vedere da vicino la casa in cui viveva Sarah Scazzi e il garage di casa Misseri nel quale è stata uccisa. È prevedibile che l'afflusso di turisti riguarderà anche la zona di campagna nella quale si trova il pozzo in cui per 42 giorni è rimasto nascosto il cadavere di Sarah.
Il provvedimento cerca di prevenire quanto si è già verificato lo scorso fine settimana: il turismo dell'orrore sui luoghi dove si è compiuta la triste sorte di Sarah. Centinaia di persone erano arrivate davanti il garage dei Misseri e la casa della ragazza. In molti si sono avventurati persino nelle campagne vicine alla ricerca del pozzo in cui è stato gettato il corpo della quindicenne. Il sindaco De Marco e il suo vice, Alessandro Scarciglia invitano quanti sicuramente domani arriveranno ad Avetrana a limitarsi a portare un fiore sulla tomba di Sarah, nel cimitero del paese, e ad evitare di causare ulteriore fastidio e turbamento alle famiglie Scazzi e Misseri.
Intanto «verranno convocati a breve i colleghi Vito Russo, Daniele Galoppa ed Emilia Velletri, per essere sentiti in merito a questa vicenda giudiziaria ed ai risvolti e i rapporti con i media». Così il presidente dell'Ordine degli avvocati di Taranto Angelo Esposito ha commentato ad Apcom l'apertura di un'indagine conoscitiva nei confronti dei legali di Michele e Sabrina Misseri per verificare eventuali comportamenti non deontologici. Sulla scrivania del consiglio dell'Ordine arriveranno nei prossimi giorni una serie di filmati e articoli di stampa che serviranno a fare chiarezza in quella che è stata già definita una guerra tra avvocati».