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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2010 alle ore 18:07.
Google assolta negli Stati Uniti, sotto indagine in Europa. Le lenti delle autorità di mezzo mondo si stanno concentrando sul servizio di geolocalizzazione "Street View". La digitalizzazioni di immagini raccolte per le strade, grazie alle centinaia di "Googlecar" che scattano foto, sono molto apprezzate dagli utenti che possono passaggiare, ma sollevano una questione ormai sempre più popolare quando si parla di internet. La privacy.
In questo caso tutto nasce dal fatto che le auto dell'azienda di Mountain View non solo scattano foto, ma captano e-mail, password e altre informazioni dalle reti domestiche wi-fi non protette.
Google ha preso posizione e ammesso il problema da maggio scorso, e qualche giorno fa è tornata sulla questione assicurando alle autorità statunitensi che non ha utilizzato e non intende utilizzare i dati in suo possesso. La Federal Trade Commission ha chiuso le indagini senza alcuna sanzione per Google, anche alla luce degli impegni assunti dall'azienda, dalla nomina di un manager della privacy all'addestramento dei dipendenti sul tema privacy.
In Europa il corso è diverso. La Gran Bretagna ha lanciato nuove indagini, in Italia la procura di Roma ha aperto un fascicolo d'inchiesta sul servizio dopo l'invio nelle scorse settimane di un'istruttoria da parte del Garante della privacy, Germania e Repubblica ceca hanno chiesto di fermare la mappatura fatta dalle Googlecar.
«Come abbiamo dichiarato in precedenza, la raccolta accidentale di dati wifi in Italia dalle reti non protette è stato un errore del quale siamo profondamente spiacenti e per cui ci scusiamo - ha spiegato Google -. Non appena ci siamo resi conto di ciò che era successo, abbiamo interrotto la raccolta di tutti i dati wifi da parte delle auto di StreetView e abbiamo subito avvisato le autorità. Google non ha mai fatto uso di questi dati per nessuno dei propri prodotti. E' nostra intenzione cancellare i dati non appena sarà possibile e continueremo a collaborare con le autorità per definire la migliore procedura per il futuro, rispondere alle loro domande e ai loro dubbi."
Il diverso atteggiamento tra Stati Uniti ed Europa nei confronti della privacy, che si traduce in due legislazioni molto differenti, ha un'origine culturale. Cecilia Kang, in un articolo sul Washington Post, la spiega con la nascita delle rete, i motori e i social network negli Usa. L'utopia libertaria che dalla beat generation di San Francisco si è spostata sui bit della Silicon Valley.