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Ecco la storia di Berlusconi, Fede, Lele Mora e la giovane Ruby pagina per pagina

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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2010 alle ore 16:11.

«Questa Ruby l'ho forse vista un paio di volte, non so chi sia, non ho mai avuto rapporti di alcun genere con lei, non l'ho presentata a Lele Mora, non l'ho presentata a Berlusconi». A dirlo, conquistando le prime pagine di molti giornali on-line è il settantanovenne direttore di Rete 4 Emilio Fede. E la storia, complice anche il richiamo al rituale erotico del Bunga bunga conquista fin da subito la vetta giornaliera delle classifiche dei click. Ma andiamo per gradi nel raccontare chi sia Ruby e come la sua storia sia balzata sui giornali, anche se - e lo diciamo fin da principio a scanso d'equivoci - l'intero "affaire" presenta non pochi punti tutti da chiarire.

In principio fu un articolo del Fatto Quotidiano, due giorni fa, a dar fuoco alle polveri. «Il premier e la minorenne. Indagine della procura a Milano. Aperto un fascicolo sulla storia di una ragazza marocchina, attualmente ospite di una comunità protetta, che avrebbe frequentato Berlusconi. La minore faceva parte del giro di Lele Mora».

Così nel titolo, questo invece l'attacco: «Chi gli sta vicino racconta che Silvio Berlusconi è da qualche giorno nervoso, preoccupato. Non soltanto per le vicende della politica italiana: c'è una storia, sottotraccia, che lo angustia più d'ogni conflitto dentro il Pdl, più delle vicissitudini del lodo Alfano, più dei rapporti con il capo dello Stato. Una ragazza, appena diciottenne, sta raccontando di avere avuto incontri con lui quando era ancora minorenne. Un nuovo caso Noemi Letizia? No, una vicenda ancor più spinosa, perché questa volta la ragazza racconta fatti, incontri, contesto, particolari».

E poi la fonte «secondo quanto risulta al Fatto Quotidiano, i suoi racconti sono ora al vaglio dei magistrati dellaprocura della Repubblica di Milano: dichiarazioni tutte da verificare, perché non prive di smagliature e vistose contraddizioni. Potrebbero essere un tentativo di ricatto, una trappola, una storia inquinata. Oppure un confuso tentativo di farsi ascoltare, lanciato da una ragazza finita in una storia più grande di lei. Soltanto verifiche scrupolose permetteranno di capire che cosa c'è di vero nei racconti di "Ruby"».

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Tags Correlati: Dario Lele Mora | Edmondo Bruti Liberati | Gianfranco Fini | Gianni Barbacetto | Governo | Lombardia | Luca Giuliante | Mediaset | PDL | Procura della Repubblica | Rete 4 | San Martino | Silvio Berlusconi | TG4 | Veronica Lario

 

Lo stesso giornale incornicia la vicenda «a partire dalla primavera del 2009, quando il presidente del Consiglio partecipò in una discoteca di Casoria alla festa per il diciottesimo compleanno di Noemi Letizia; e Veronica Lario, moglie di Berlusconi, definì «ciarpame senza pudore» la candidatura di alcune giovani ragazze nelle liste del Pdl alle elezioni europee, ma soprattutto accennò a «figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica», dà poi conto della dichiarazione del procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati che il pomeriggio del giorno dopo smentisce l'esistenza di denunce e fascicoli contro Silvio Berlusconi, precisando però che il Fatto Quotidiano, in realtà, non ha mai parlato di denuncia contro il premier. Conferma invece l'esistenza di una indagine in corso sui presunti rapporti di una ragazza minorenne di origine marocchina legata al giro di Lele Mora con Silvio Berlusconi.

Dulcis in fundo, come nei migliori feuilleton il rimando: «Ulteriori dettagli saranno pubblicati sul quotidiano di domani». Il giorno dopo il titolo di prima è «Berlusconi, la minorenne e quella strana adozione». Confermate le notizie del giorno prima lo stesso giornalista, Gianni Barbacetto, scrive che «al Tribunale di minori è stata presentata una richiesta per adottare Ruby. L'aspirante mamma è Diana Mora, la figlia di Lele Mora, mentre il legale che chiede l'affido è Luca Giuliante, tesoriere del partito di Berlusconi e legale di Formigoni.

Oggi il titolo è anche sulla prima pagina del Corriere della Sera: Feste con le ragazze. Indagati Fede e Mora . Il quotidiano di via Solferino riferisce che è di «favoreggiamento della prostituzione nell'entoruage del presidente del Consiglio l'ipotesi di reato per la quale sono indagati a Milano l'impresario televisivo Dario Lele Mora e il giornalista Emilio Fede».

Riporta il Fatto quotidiano che «il Cavaliere compare solo nelle parole del suo avvocato difensore, il parlamentare del Pdl Nicolò Ghedini: «Il premier è estraneo al caso della minorenne marocchina». Poi spiega come l'inchiesta della procura milanese, non verta sugli «stili personali di vita privata», ma punti ad accertare «taluni indici del fatto che talvolta tra le partecipanti vi siano tante ragazze accompagnate o indirizzate alle feste con preventivate prospettive di meretricio, tali da suggerire ricatti tentati».

La Repubblica pone invece l'accento su come la ragazza marocchina venne fermata dalla Questura di Milano a seguito di una denuncia per furto e di come non venga né fotografata né identificata. Secondo il giornale dietro la mancata applicazione della rigorosa procedura prevista in casi del genere ci sarebbero alcune chiamate dal governo. «Palazzo Chigi chiamò la Questura e disse: "rilasciatela"». La ragazza marocchina quindi lasciò la procura in compagnia di Nicole Minetti, l'ex igienista dentale del premier, eletta alla Regione Lombardia, e che ora sarebbe indagata secondo il quotidiano per favoreggiamento della prostituzione assieme a Fede e Mora.

La Stampa scrive: «I legali del premier: Il caso della minorenne? Colossale montatura».

Una chiave di lettura diversa quella data da Il Giornale secondo cui rispunta un sex-gate. Il cav: vogliono incastrarmi con un altro caso Noemi, è il titolo del quotidiano di via Negri secondo il quale l'accerchiamento è in corso da tempo anche grazie agli attacchi di Fini. Ora sta arrivando la stretta delle procure: la nuova inchiesta di Roma su Mediaset, l'archiviazione della vicenda di Montecarlo e infine l'affondo dei pm di Milano sul nuovo sexy scandalo che coinvolgerebbe una minorenne marocchina.

Sempre il fatto Quotidiano oggi invece titola Berlusconi, la minorenne e il giallo dei 30 mila euro. Secondo il quotidiano «all'origine della notizia «alla procura di Milano sarebbero in corso nuovi accertamenti sul racconto della ragazza che ai servizi sociali ha parlato di una somma ricevuta dal premier»

Infine, poche ore fa, intervistato da una radio in merito alla vicenda della minorenne marocchina il direttore del Tg4 Emilio Fede dice: «Ruby l'ho forse vista un paio di volte, non so chi sia, non ho mai avuto rapporti di alcun genere con lei, non l'ho presentata a Lele Mora, non l'ho presentata a Berlusconi». E poi: «L'ho letto sul Corriere della sera - spiega il direttore del Tg4 - ma perché uno dovrebbe essere indagato non si capisce. Le serate a cui ho partecipato erano nella piena e totale normalità, con questa Ruby non sono mai andato da nessuna parte, non me lo ricordo affatto di essere andato con lei in limousine: certo - aggiunge - ci sono state delle cene dove ero invitato, ma nessuna festa con ragazze nude, mai vista una persona nuda da Berlusconi. A villa San Martino c'erano ragazze che venivano a cena, ma erano semplici cene, mai con un risvolto di trasgressione».

Quanto al cosiddetto «Bunga bunga» (che l'Urban dictionary definisce «Sodomizzazione selvaggia di gruppo») Fede dichiara che «il salotto lo chiamavano così: c'è un salotto a villa San Martino con un bar, dove ci si sedeva, si beveva qualcosa, qualche volta c'era la musica... Bunga bunga non so cosa sia». Per il Corriere il «Bunga bunga è una specialità africana, più probabilmente libica, forse cara a Gheddafi, e quindi d'importazione».

Ps: a pezzo già scritto le dichiarazioni del premier Berlusconi.
«Perché sono una persona di cuore e mi muovo sempre per aiutare chi ha bisogno di aiuto». Il presidente del Consiglio risponde così a chi gli chiede «perché Palazzo Chigi è intervenuto nel caso della ragazza fermata dalla Questura. Berlusconi cita la vicenda nel corso di una conferenza stampa, ad Acerra, sulla nuova emergenza rifiuti e puntualizza che la sua visita è legata alla «spazzatura vera... Della spazzatura mediatica - sottolinea - lascio a voi di occuparvene». E conclude denunciando che nei suoi confronti si usa «il sistema Anno zero, accuse e insulti, contradditorio a zero».

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