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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2010 alle ore 15:01.
Per ora è solo una proposta che dovrà essere vagliata dal presidente e dal Congresso, ma i suggerimenti presentati dalla commissione della Casa Bianca per la riduzione del deficit federale includono anche la rinuncia al jet F-35B, versione a decollo corto e atterraggio verticale (Stovl) del discusso e sempre più costoso cacciabombardiere F-35 Lightning II.
Il programma Joint Strike Fighter, destinato a equipaggiare le forze statunitensi e di una dozzina di Paesi alleati naviga da tempo in pessime acque tra ritardi nello sviluppo e costi passati dai 50 milioni di dollari a esemplare stimati nel 2002 a 150/200 milioni previsti quest'anno.
Il velivolo, costruito con tecnologie stealth che lo rendono difficilmente visibile ai radar, è stato sviluppato in tre versioni: la A convenzionale destinata all'Usaf e all aeronautiche alleate, la B richiesta dai Marines e da Italia e Gran Bretagna per imbarcarli su piccole portaerei e portaelicotteri da assalto anfibio e la C destinata alle grandi portaerei statunitensi. La cancellazione dell'F-35B proposta dai presidenti della commissione, l'ex senatore repubblicano Alan Simpson e Erskine Bowles, già capo dello staff di Bill Clinton, consentirebbe di eliminare la versione più costosa, maggiormente in ritardo nei tempi di sviluppo e con più problemi tecnici da risolvere. Le stesse ragioni che hanno indotto la Gran Bretagna, alle prese on drastici tagli alla Difesa, a rinunciare ad acquisire 138 F-35B per Royal Air Force e Royal Navy sostituiti da non più di una quarantina di F-35C da imbarcare sulle due nuove portaerei n costruzione. In termini finanziari la Commissione prevede risparmi di quasi 22 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni cancellando un programma da 41 miliardi in dieci anni per acquisire 311 F-35B destinati ai marines.
Le proposte di tagli al programma Joint Strike Fighter riguardano però anche le versioni A e C per i quali la commissione suggerisce di risparmiare altri 10 miliardi in quattro anni acquistando solo la metà dei già pianificati 680 F-35 per Aeronautica e Marina (ma il totale previsto per le forze statunitensi era di 2.443 aerei) in base alla valutazione che le operazioni contro i nemici reali e potenziali rendono superflui così tanti velivoli ad altissima tecnologia. In assenza di rivali in grado di contrastare la supremazia globale degli stati Uniti e in presenza di conflitti asimmetrici contro insorti e miliziani le forze aeree e aeronavali possono acquisire le più recenti versioni dei jet F-16 ed F-18 già in servizio a costi molto più contenuti.