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Questo articolo è stato pubblicato il 17 novembre 2010 alle ore 10:19.
Il Tribunale del Riesame di Roma, presieduto da Guglielmo Muntoni, ha confermato la custodia cautelare in carcere per Flavio Carboni e Pasquale Lombardi, due degli indagati nell'inchiesta sulla cosiddetta P3. A rimettere gli atti al Riesame era stata la Cassazione che lo scorso settembre aveva annullato con rinvio una precedente decisione del medesimo tribunale che aveva negato ai due indagati la revoca della misura cautelare.
Il Tribunale del riesame si è pronunciato sulle istanze presentate dai legali di Carboni e Lombardi, gli avvocati Renato Borzone e Corrado Uliveto, nelle quali le difese avevano sostenuto il venir meno dell'esigenze cautelari, la non utilizzabilità delle intercettazioni tra i due indagati e soggetti politici nonchè le precarie condizioni di salute dei loro assistiti.
L'affarista sardo e l'ex giudice tributario erano finiti in manette il 7 luglio scorso, assieme all'imprenditore napoletano Arcangelo Martino (tornato poi in libertà), con l'accusa di concorso in associazione per delinquere finalizzata alla violazione della legge sulle società segrete.