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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2010 alle ore 12:54.
Mariastella Gelmini accelera sulla valorizzazione del merito nella scuola e annuncia lo sblocco degli scatti d'anzianità di insegnanti e personale amministrativo, congelati fino al 2013 dalla manovra estiva di Tremonti. «E' un giorno storico», ha dichiarato il ministro dell'Istruzione, al termine della riunione ieri a viale Trastevere con i sindacati. «Docenti e scuole saranno premiati su base meritocratica e non più solo attraverso l'anzianità di carriera, che comunque, grazie allo sforzo del governo, è stata garantita a tutto il settore».
Soddisfatti i sindacati: le circa 250mila persone che, nel prossimo triennio, passeranno di gradone non avranno penalizzazioni di stipendio, a differenza di quasi tutti gli altri comparti del pubblico impiego. Il paracudute offerto da Gelmini (e autorizzato da Tremonti) passa per l'utilizzo del 30% dei risparmi derivanti dai tagli agli organici, inaugurati nel 2008. Una soluzione formalizzata in un apposito decreto interministeriale che ha evitato l'abbattersi sul personale di viale Trastevere di una vera e propria mazzata, con penalizzazioni in busta paga fino a 3mila euro l'anno. Dal 2013 poi la progressione economica e gli aumenti per anzianità verranno definiti con il nuovo contratto.
A dicembre inoltre, ha annunciato il ministro, partiranno due progetti sperimentali e su base volontaria, uno rivolto alle scuole, l'altro ai docenti, per premiare le strutture e il personale più bravo. Lo scorso febbraio, ha spiegato Gelmini, è stato istituito un Comitato tecnico scientifico (Cts) che ha elaborato i due progetti, che assegneranno agli istituti "da 10 e lode" fino a un massimo di 70mila euro e ai docenti particolarmente meritevoli un bonus individuale pari a una mensilità lorda. I progetti partiranno il prossimo dicembre e saranno finanziati con il 30% dei risparmi derivanti dai tagli 2008, al netto, ovviamente, delle risorse utilizzate per il recupero degli scatti stipendiali.