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Questo articolo è stato pubblicato il 21 novembre 2010 alle ore 15:58.
Il «ragionamento del Papa» sull'utilizzo del profilattico «non può essere certo definito una svolta rivoluzionaria». È quanto afferma il portavoce della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, in una nota sulle parole del Papa sulla questione dei profilattici.
«Alla fine del capitolo 10 del libro Luce del mondo, il Papa risponde - spiega Padre Lombardi - a due domande circa la lotta contro l'aids e l'uso del profilattico, domande che si ricollegano alla discussione seguita ad alcune parole pronunciate dal Papa sul tema nel corso del suo viaggio in Africa nel 2009».
«Il Papa ribadisce chiaramente che egli allora non aveva voluto prendere posizione sul problema dei profilattici in generale, ma aveva voluto affermare con forza che il problema dell'aids non si può risolvere con la sola distribuzione di profilattici, perchè bisogna fare molto di più: prevenire, educare, aiutare, consigliare, stare vicini alle persone, sia affinchè non si ammalino sia nel caso che siano ammalate. Il Papa - prosegue la dichiarazione - osserva che anche nell'ambito non ecclesiale si è sviluppata una analoga consapevolezza, come appare dalla cosiddetta teoria ABC (Abstinence - Be Faithful - Condom), in cui i primi due elementi (astinenza e fedeltà) sono molto più determinanti e fondamentali per la lotta all'aids, mentre il profilattico appare in ultimo luogo come scappatoia, quando mancano gli altri due. Deve essere quindi chiaro che il profilattico non è la soluzione del problema».
Secondo padre Lombardi, «il Papa allarga poi lo sguardo e insiste sul fatto che concentrarsi solo sul profilattico equivale a banalizzare la sessualità, che perde il suo significato come espressione di amore fra persone e diventa come una «droga». Lottare contro la banalizzazione della sessualità è «parte del grande sforzo perchè la sessualità venga valutata positivamente e possa esercitare il suo effetto positivo sull'essere umano nella sua totalità». Alla luce di questa visione ampia e profonda della sessualità umana e della sua problematica odierna, il Papa riafferma che «naturalmente la Chiesa non considera i profilattici come la soluzione autentica e morale» del problema dell'Aids. Con ciò il Papa non riforma o cambia l'insegnamento della Chiesa, ma lo riafferma mettendosi nella prospettiva del valore e della dignità della sessualità umana come «espressione di amore e responsabilità».