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Questo articolo è stato pubblicato il 10 dicembre 2010 alle ore 09:34.
Una parentopoli non si nega a nessuno. E così, all'indomani della bufera che ha investito la giunta di Gianni Alemanno per le duemila assunzioni di parenti e amici fatte in Ama e in Atac, emergono i primi nomi anche in Acea. Il fenomeno è più contenuto rispetto alle altre municipalizzate, perché la società è quotata e ci sono i soci privati Gdf-Suez e Francesco Gaetano Caltagirone a vigilare. Ma è presente anche lì. Nel frattempo in Atac si lavora - ieri c'è stato un cda che ha conferito le deleghe per la ricostituzione del capitale - per allontanare il rischio del default e si guarda a una nuova bomba che potrebbe scoppiare: quella degli affidamenti senza gara, come l'esternalizzazione della manutenzione e dei pezzi di ricambio degli autobus (del valore di decine di milioni di euro) decisi nell'ultimo biennio ma che hanno fatto solo lievitare i costi.
Ma andiamo per gradi. Anche in Acea le assunzioni funzionano a chiamata diretta. I primi nominativi che emergono fotografano un fenomeno già visto in Ama e Atac – sulle quali oltre alla procura di Roma ieri ha avviato un'inchiesta anche la Corte dei Conti – che vede i rappresentati sindacali sistemare il parentado: il segretario Uilcem Giancarlo Balla, dipendente della società, ha visto assumere in azienda la figlia, Venere Balla, ma anche la moglie del figlio, la rumena Georgeta Mihalcea, entrata in Ato2. Un esponente della segreteria Uilcem ha visto arruolare il figlio, Piero Lupi; stessa cosa ha ottenuto un ex segretario Uilcem, Luigi Brattanelli (ora in pensione e militante di An), con il figlio Pierluigi Brattanelli. E ancora: assunto è anche il figlio dell'ex presidente del dopolavoro Acea (di area Cisl), Marco Carlini. C'è il caso più celebre di Camillo Toro, figlio dell'ex pm della procura di Roma Achille Toro, entrambi finiti nell'inchiesta sulla "cricca". Poi c'è un filone più familiare: Annunziata Bauco, che lavora presso la direzione del personale, ha perorato la causa dell'assunzione della sorella Antonella Bauco. Nel call center Acea 800 lavora anche Alessia Petrangeli, nipote di Adolfo Spaziani, responsabile di Acea Energia nonché direttore generale di Federutility. Rita Bizzoni, moglie del segretario nazionale del Sunia, Luigi Pallotta, è dirigente di Acea 800: qui sono stati assunti la segretaria di Pallotta e suo marito. Lucia Pitzurra, già impiegata nell'area legale di Acea, era stata chiamata dalla giunta Storace a fare il garante regionale del servizio idrico: ora è ritornata in Acea, ma con l'incarico di quadro ed è nello staff del presidente Giancarlo Cremonesi.