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Questo articolo è stato pubblicato il 21 dicembre 2010 alle ore 10:57.
4. «Le strutture detentive di Guantánamo per i soggetti ai quali si riferisce questa ordinanza dovranno essere chiuse quanto prima possibile, e in ogni caso non più tardi di un anno a partire dalla data di questa stessa ordinanza. Se qualcuno coperto da questa ordinanza rimanesse nelle strutture del carcere di Guantánamo fino alla chiusura delle stesse, dovrà essere riaccompagnato nel proprio paese natale, rilasciato, trasferito in un altro paese o trasferito in un'altra struttura carceraria degli Stati Uniti nel pieno rispetto della legge e in conformità con gli interessi degli Stati Uniti in tema di sicurezza nazionale e di politica estera».
Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, ordinanza esecutiva del 22 gennaio 2009.
È vero: a dirla tutta questa non è esattamente una previsione, ma Obama fece della chiusura di Guantánamo una promessa fondamentale della sua campagna presidenziale e parve estremamente fiducioso nelle sue prime settimane nello Studio Ovale che per riuscirci bastasse soltanto emettere un'ordinanza. Quando la scadenza che si era egli stesso fissato al 22 gennaio è scaduta, nel carcere in questione rimanevano ancora 196 prigionieri. Oggi sono 174, e soltanto tre di loro sono stati riconosciuti colpevoli con un processo regolare.
Indiscutibilmente, Obama si è trovato davanti ostacoli molto complessi, quali il caos legale lasciato dal suo predecessore, governi stranieri riluttanti ad accogliere i prigionieri, legislatori repubblicani che sollevavano obiezioni per i processi civili intentati ai sospetti terroristi, in particolare la mente dell'11 settembre Khalid Sheikh Mohammed. Inoltre, l'Amministrazione adesso ha in programma di tenere incarcerati senza limite di tempo e senza processo negli Stati Uniti 50 prigionieri. A prescindere dal fatto che "Gitmo" sia chiuso o no.
Questo mese il Senato ha iniziato a esaminare un disegno di legge che bloccherebbe la chiusura della controversa struttura carceraria e impedirebbe anche il processo civile per i suoi detenuti. È estremamente probabile che nel nuovo Congresso, a forte maggioranza repubblicana, questo provvedimento riscuoterà maggiore supporto, quindi la promessa di Obama non sarà sicuramente mantenuta per il tempo restante del suo mandato.