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Questo articolo è stato pubblicato il 07 gennaio 2011 alle ore 06:37.
ROMA - L'università è il testimone che il vecchio anno passa al nuovo. Se il 2010 si è concluso con l'approvazione della legge che riscrive la governance degli atenei e innova la disciplina dei concorsi, il 2011 si apre con l'accoglimento dei rilievi mossi dal Colle all'atto di firmare la legge. Parola di Mariastella Gelmini che rompe il silenzio e sceglie il Sole 24 Ore per confermare di voler «seguire i suggerimenti del capo dello stato e proseguire il dialogo con gli studenti. Nella speranza – aggiunge – che dopo l'approvazione della riforma ci sia meno spazio per l'ideologia, il 18 incontrerò al ministero i rappresentanti del consiglio nazionale universitario».
Dopodiché partirà una fase attuativa molto impegnativa, con quasi 50 provvedimenti da varare. Il primo, annuncia la responsabile dell'Istruzione, conterrà le nuove regole sui concorsi. Ammesso che la maggioranza in parlamento tenga. Ma su questo il ministro non ha dubbi perché «durante le vacanze il presidente Berlusconi ha lavorato bene al punto che ci sono 10-15 deputati in più tra quelli pronti a entrare nel gruppo di responsabilità e quelli che appoggeranno comunque il governo».
Il presidente Napolitano ha chiesto di intervenire su quattro articoli della legge. A che punto è il cantiere?
Ci stiamo lavorando proprio in questi giorni, anche insieme al presidente Berlusconi. È bene ricordare che si tratta di dettagli tecnici che non incidono sulla sostanza della riforma. Detto questo intendiamo proporre le soluzioni operative nel più breve tempo possibile.
Lo si farà già in sede di conversione del decreto milleproroghe?
Mi sembra la soluzione più opportuna e che garantisce tempi veloci di approvazione. Naturalmente affronteremo la materia con i presidenti delle Camere.
Uno degli appunti del Colle riguarda la riserva del 10% dei fondi per il merito agli studenti che risiedono nello stesso luogo in cui si trova l'ateneo. Questa norma sopravviverà?
Stiamo valutando la reale portata di questa norma e le sue implicazioni. Riteniamo che sia necessario un approfondimento dal punto di vista tecnico. Ci lavorerò da lunedì quando tornerò al ministero.