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Questo articolo è stato pubblicato il 12 gennaio 2011 alle ore 16:09.
Un museo nazionale dedicato a Giuseppe Garibaldi, a pochi passi dall'abitazione dell'eroe dei due mondi, a Caprera, in Sardegna. È il progetto presentato questa mattina a Roma, uno dei più importanti fra quelli promossi nel quadro delle celebrazioni dell'unità d'Italia, alla presenza del presidente del Comitato dei garanti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, Giuliano Amato, del presidente della regione Sardegna, Ugo Cappellacci, e di Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri, l'associazione che rappresenta le fondazioni di origine bancaria.
Dalle fondazioni un sostegno al progetto
Proprio dalle fondazioni arriverà un sostegno decisivo alla realizzazione del progetto. «Quest'estate avevo fatto un appello alle fondazioni – ha ricordato Amato – per una raccolta volontaria. Ne è venuta fuori una somma di 2,28 milioni di euro, che abbiamo deciso di destinare al museo». L'intervento, che prevede il restauro e l'ampliamento dei 2mila metri quadri del Forte Arbuticci di Caprera, una struttura che ospitava fino alla seconda guerra mondiale una base militare operativa a difesa della flotta italiana, vale circa 7 milioni di euro. E prevede la costruzione di una struttura moderna, dotata di sistemi di fruzione multimediale dei contenuti, di una sala conferenze e di spazi dedicati alla didattica. Un progetto firmato dall'architetto Pietro Carlo Pellegrini. I costi saranno, a conti fatti, coperti per poco meno di un terzo con il denaro delle fondazioni. Per il resto, con fondi statali. Il termine dei lavori è previsto per il prossimo ottobre, ma iniziative culturali legate alla memoria di Giuseppe Garibaldi saranno svolte fin dal prossimo 4 luglio. I soldi serviranno a pagare l'allestimento del nuovo museo e la sistemazione stradale dell'accesso all'area, che si trova a 150 metri di altezza.
Progetti anche nelle scuole per promuovere la memoria storica
Ma non saranno le uniche risorse che le fondazioni destineranno alle celebrazioni per l'unità. «I nostri interventi – ha ricordato Guzzetti – si stanno snodando soprattutto a livello locale e ammontano, attraverso l'apporto di molte fondazioni, a 19,5 milioni di euro totali. Penso ai molti progetti nelle scuole per diffondere la memoria storica presso i più giovani e a iniziative come la ricostruzione dell'aula del Senato di Palazzo Madama nel capoluogo piemontese, finanziata da Cassa di risparmio di Torino, o i lavori di ripristino del Museo nazionale del Risorgimento, finanziati da Compagnia San Paolo».