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Wojtyla sarà beato il primo maggio. In due milioni a Roma

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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2011 alle ore 13:07.

Il popolo dei fedeli chiedeva di farlo "santo subito" ai funerali con tanto di striscioni, nel giorno dei funerali. E così alla fine è stato, visti i tempi della Chiesa. La beatificazione di Karol Wojtyla, papa Giovanni Paolo II, avverrà il prossimo primo maggio, dopo sei anni dalla morte, avvenuta alle 21,37 del 2 aprile 2005. Benedetto XVI infatti ha derogato alle norme che prevedono si aspettino cinque anni dalla morte per aprire il processo canonico per la beatificazione: il 13 maggio 2005, a poche settimane dalla sua elezione, invece, papa Ratzinger, annunciò la propria decisione di consentire l'apertura immediata della causa canonica per Giovanni Paolo II. Era stato proprio il papa polacco a derogare per la prima volta a questa norma, consentendo l'immediato avvio del processo canonico per madre Teresa di Calcutta, morta nel 1997 e beatificata nel 2003.

La conclusione nel 2011 del processo di beatificazione per Wojtyla indica che in Vaticano si è lavorato molto, esaminando una mole immensa di documenti e ascoltando tantissimi testimoni, per analizzare un pontificato di quasi 27 anni e l'intera vita di un personaggio che ha segnato la storia. «La bara di Giovanni Paolo II sarà trasferita in San Pietro dalle grotte vaticane e non sarà aperta: non ci sarà esumazione» ha annunciato ieri padre Federico Lombardi, portavoce vaticano. Il corpo di Giovanni Paolo II non sarà esposto, si troverà in un vano chiuso da una semplice lapide di marmo con la scritta: Beatus Ioannes Paulus II: la tomba solenne sarà all'interna della Cappella di S. Sebastiano, nella navata destra di San Pietro, vicino alla Pietà di Michelangelo. Quella di Giovanni Paolo II è stata una causa di canonizzazione che ha seguito tempi «estremamenti rapidi», praticamente record ma alla quale non sono stati fatti «né sconti, né facilitazioni»: semplicemente non è stata messa in coda rispetto alle altre (ma ieri è stata annunciata anche quella dell'economista Giuseppe Toniolo, figura centrale del cattolicesimo politico, ideatore della Democrazia Cristiana). «Si insiste però - ha sottolineato Lombardi - che tutti i passi richiesti dalla legislazione sono stati compiuti senza sconti. Anzi la causa è stata seguita con attenzione e nel dettaglio». Ieri la fase finale del processo, quando il Papa, dopo l'udienza concessa al cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha autorizzato il dicastero a promulgare il decreto sul miracolo attribuito «all'intercessione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II».

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Almeno due milioni saranno a San Pietro

Da oggi parte il lavoro della macchina organizzativa di uno degli eventi che passerà alla storia

Tags Correlati: Angelo Amato | Benedetto XVI | Corte Costituzionale | Giovanni Paolo II | Giuseppe Toniolo | Karol Wojtyla | Madre Teresa di Calcutta | S. Sebastiano

 

Dal giugno 2005 all'aprile 2007 sono state celebrate l'inchiesta diocesana principale romana e quelle rogatoriali in diverse diocesi, sulla vita, sulle virtù e sulla fama di santità e di miracoli. La validità giuridica dei processi canonici è stata riconosciuta dalla Congregazione delle Cause dei Santi il 4 maggio 2007. Nel giugno 2009, esaminata la relativa Positio, nove consultori teologi del dicastero hanno riconosciuto l'eroicità delle virtù del Servo di Dio. Nel novembre successivo la Positio è stata sottoposta al giudizio dei cardinali e vescovi della Congregazione, che si espressero con sentenza affermativa. Il 19 dicembre 2009 il Papa ha autorizzato la promulgazione del decreto sull'eroicità delle virtù. Il miracolo che la postulazione – guidata da monsignor Salwomir Oder - ha presentato all'esame della Congregazione è la guarigione dal morbo di Parkinson, la stessa malattia che ha afflitto papa Wojtyla dai primi anni Novanta, di suor Marie Simon Pierre Normand, religiosa dell'Institut des Petites Soeurs des Maternits Catholiques.

Gli atti dell'inchiesta canonica e le perizie medico legali sono stati sottoposti all'esame scientifico della consulta medica il 21 ottobre 2010. I suoi periti si sono espressi a favore dell'inspiegabilità scientifica della guarigione. I Consultori teologi il 14 dicembre 2010 hanno proceduto alla valutazione teologica del caso e l'11 gennaio 2011 si è tenuta la sessione ordinaria dei cardinali e dei vescovi della Congregazione, che hanno giudicato miracolosa la guarigione della suora. La firma del Papa è arrivata ieri.

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