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Questo articolo è stato pubblicato il 26 gennaio 2011 alle ore 18:15.
Il televoto per il prossimo Festival di Sanremo adotterà una serie di misure all'insegna della trasparenza dettate dalla Agcom, anche se per i provvedimenti definitivi sul televoto bisognerà aspettare un pò di tempo. È quanto ha annunciato il segretario generale dell'Authority, Roberto Viola, conversando con i giornalisti in occasione della presentazione del Libro bianco dell'Agcom. Riguardo al televoto l'Autorità ha già fatto una consultazione pubblica e, sulla base dei primi dati, ha deciso di proporre una serie di misure.
Nel mirino: parametri di comportamento su trasparenza, numero di voti, prezzi
«Mercoledì prossimo, 2 febbraio, porteremo in consiglio i primi risultati della consultazione pubblica (sul televoto, ndr). Per quanto riguarda Sanremo - ha detto Viola - ci sono delle indicazioni, dei parametri di comportamento sul tema della trasparenza, sul numero dei voti, sui prezzi. Il senso della nostra operazione - ha chiarito - è quello di avere più trasparenza. C'è la disponibilità da parte degli organizzatori di adottare queste misure, queste saranno le prime indicazioni e per le altre misure bisognerà attendere».
Un'indagine conoscitiva sulla neutralità tecnologica
Il commissario Agcom, Nicola D'Angelo ha detto invece che «sta per varare un'indagine conoscitiva sulla neutralità tecnologica». Entro la prima metà di febbraio sarà pubblicato un documento dell'Agcom su voip e peer-to-peer e in quell'ambito sarà aperta una consultazione pubblica, più snella nelle procedure rispetto a quella standard sul tema della net neutrality. «Il tema della network neutrality, ovvero la condizione per cui i fornitori di servizi internet non operino discriminazioni fra le fonti di dati - si legge nel Libro bianco - è al centro del dibattito sul futuro di internet».
Tutelare consumatori e imprese
«Il problema della network neutrality - è scritto ancora nel Libro bianco - evidenzia un profilo tecnico la cui soluzione è connessa all'individuazione del giusto equilibrio tra la parte di banda (e di rete) da dedicare a servizi che necessitano di una gestione per la parte di banda che deve continuare a garantire l'accesso a internet sulla base del principio del best effort. Tale equilibrio riveste particolare rilevanza sotto due aspetti: tutela del consumatore nella sua libertà di accedere ai contenuti su internet senza restrizioni; tutela degli operatori a ottenere una remunerazione per i servizi offerti in rete. Alla base di principio di neutralità tecnologica risiede la necessità di favorire il benessere dei consumatori, cioè la possibilità, da parte degli stessi, di aver accesso ai contenuti, senza discriminazione tra le reti di trasmissione».