Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 26 gennaio 2011 alle ore 09:36.
In una successiva telefonata a Ballarò, nell'ottobre del 2009, l'approccio è già meno cordiale: "Ho assistito agli interventi degli ospiti di sinistra e davvero ho assistito al festival della calunnia e delle falsità". Però poi accetta di dibattere brevemente con gli ospiti tra cui ci sono un'altra volta Rosy Bindi e la direttrice de L'Unità, Concita De Gregorio. In quell'occasione la presidentessa del Partito democratico si lamenta dicendo che se tutti i politici del mondo avessero la possibilità di intervenire telefonicamente in tv non appena si dice qualcosa che non condividono…
Ma Floris spiega che a Ballarò "si ritiene che sia una notizia ascoltare il presidente del Consiglio" e che lui è un giornalista libero pagato da tutti i cittadini e quindi decide di rispondere alle telefonate in diretta del premier. La chiamata si conclude con una battuta cordiale. Floris chiede a Berlusconi, convalescente, come va la scarlattina e lui gli risponde: "Se viene a casa mia sono felice di attaccargliela".
Nuova puntata della saga nel giugno del 2010. Berlusconi chiama "Ballarò" e investe di parole il vicedirettore di Repubblica, Massimo Giannini. Poi chiude brutalmente la telefonata con un "Buona sera e buona continuazione" e mette giù. Floris un po' piccato commenta che non si inizia un dialogo per poi riattaccare la cornetta quando c'è la risposta.