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Questo articolo è stato pubblicato il 28 gennaio 2011 alle ore 07:45.
È una telefonata dello scorso agosto ad attirare l'attenzione degli inquirenti tra i tanti episodi al centro dell'inchiesta che coinvolge il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Al cellulare c'è Barbara Faggioli, la soubrette 25enne della scuderia di Lele Mora. Dall'altra parte, Nicole Minetti, ex showgirl e oggi consigliere regionale del Pdl in Lombardia. Non è una telefonata come le altre: il 3 agosto, infatti, Ramirez Della Rosa, fidanzato e convivente di Maria Esther Garcia Polanco è stato arrestato mentre consegnava a un uomo 100 grammi di cocaina.
Fin qui sembra una normale operazione di polizia. Senonché Della Rosa viene fermato su una mini Cooper verde di proprietà di Nicole Minetti, in quel momento in vacanza alle Seychelles. Nel box dell'appartamento della Polanco, in via Olgettina 65, gli investigatori scoprono poi altri chili di polvere bianca. Nell'intercettazione della telefonata partita dal cellulare della Faggioli, la soubrette cagliaritana riferisce alla Minetti che «lui» suggerisce di denunciare il furto della macchina per evitare che il consigliere lombardo del Pdl possa finire nei guai. Non è la Polanco a chiamare la Minetti, forse perché si teme che il suo telefono sia sotto controllo. E dunque, ritengono gli inquirenti, il compito di avvisare l'ex igienista dentale di Berlusconi viene affidato alla Faggioli. Chi è il «lui» che istiga la Minetti a denunciare un falso? I magistrati lo stanno verificando, ma non escludono che possa trattarsi dello stesso presidente del consiglio, come in molte altre intercettazioni telefoniche delle ragazze che partecipano alle feste di Arcore. Nicole Minetti, però, si guardò bene dall'accogliere il suggerimento e non denunciò nessun furto. Ieri, invece, Ramirez Della Rosa è stato condannato con rito abbreviato a otto anni di carcere per spaccio e detenzione di droga.
Dal nuovo incartamento inviato alla Giunta per le autorizzazioni della Camera spunta anche un'altra minorenne che avrebbe partecipato alle serate di Arcore. È Iris Berardi, brasiliana nata nel dicembre 1991, presente il 21 novembre 2009 nella cella telefonica di Porto Rotondo e il 13 dicembre 2009 in quella di Arcore. Secondo gli inquirenti, Iris Berardi sarebbe una prostituta. Nelle carte c'è un intero capitolo dedicato alla ragazza brasiliana, che in una intercettazione telefonica racconta che «lui deve sganciare più di due» e in un'altra chiamata asserisce che «papi qua... è la nostra fonte di lucro».